Oltre un centinaio di passatori riabilitati
Dall'inizio del 2004 la commissione responsabile del parlamento ha constatato la riabilitazione di 119 persone che durante la seconda guerra mondiale sono state condannate per aver aiutato dei profughi.
A livello federale la ricerca di passatori condannati è così conclusa. I cantoni sono tuttavia invitati a proseguire le ricerche nei loro archivi.
Oltre la metà dei casi constatati dalla commissione di riabilitazione sono stati identificati grazie a ricerche effettuate nell’Archivio federale di Berna, ha indicato martedì la commissione.
La ricerca si è concentrata sul periodo che va dalla chiusura della frontiera nel dicembre del 1940 alla fine della guerra e ha riguardato gli atti della giustizia militare, competente in questo ambito.
Quarantotto persone sono state formalmente riabilitate su intervento della Fondazione Paul Grüninger e tre su domanda degli interessati stessi o di loro famigliari.
Anche se mette fine alle sue ricerche ufficiali, la commissione presieduta dalla senatrice liberal-radicale Françoise Saudan non rinuncia a constatare altre riabilitazioni.
Continuerà a prendere delle decisioni sulle domande che le saranno sottoposte entro la fine del 2008, o fino alla fine del 2011 in caso di ritardi «giustificabili».
Ora tocca ai cantoni
La commissione raccomanda inoltre ai cantoni di cercare a loro volta nei loro archivi delle sentenze penali che riguardano l’aiuto a persone in fuga dai regimi nazi-fascisti.
In questo caso le ricerche dovrebbero concentrarsi sul periodo precedente il dicembre 1940, quando la condanna di passatori era di competenza dei cantoni.
L’attività della commissione sarà ora oggetto di un rapporto finale e gli atti saranno archiviati in modo da facilitare la ricerca storica. I casi trattati possono essere visionati sul sito internet della commissione.
Riabilitazione generalizzata
In linea di principio, tutte le sentenze pronunciate in Svizzera contro passatori degli anni ’30 e ’40 del XX secolo sono state annullate con l’entrata in vigore della legge sul tema nel 2004.
Il compito della commissione è di verificare se la riabilitazione complessiva si applica ad un caso individuale. La procedura è gratuita, ma non dà diritto a nessuna indennità.
La legge risale ad un’iniziativa parlamentare inoltrata nel dicembre del 1999 dal deputato socialista Paul Rechsteiner.
Nella sua iniziativa, Rechsteiner chiedeva che fossero annullati anche i provvedimenti giudiziari contro i volontari svizzeri che combatterono a fianco della repubblica durante la guerra civile spagnola e che militarono nelle formazioni della Resistenza in Europa.
Il parlamento si è però opposto alla riabilitazione di questa seconda categoria.
swissinfo e agenzie
Il 20 giugno 2003 il parlamento ha adottato una legge per la riabilitazione di chi s’impegnò in favore dei profughi durante l’epoca dei fascismi e la guerra, violando la legge allora vigente.
La legge prevede un doppio meccanismo: da un lato tutte le sentenze sono state annullate, dall’altro la legge ha istituito una commissione a cui è possibile rivolgersi per ottenere l’annullamento di una specifica sentenza.
Costituita per la durata di una legislatura, la commissione si compone di 12 deputati del Consiglio nazionale (camera del popolo) e 5 membri del Consiglio degli Stati (camera dei cantoni).
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