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Ottimismo per l’inverno «turistico» in arrivo

Quest'inverno, la Svizzera dovrebbe accogliere più stranieri. Photopress/Lenzerheide

Svizzera Turismo guarda con fiducia all'inverno, stagione chiave per il settore. L'andamento degli affari è migliorato e la crescita dovrebbe continuare.

Le stime parlano di un aumento dell’1,1% dei pernottamenti per quest’inverno. Nel corso dei primi otto mesi del 2006, l’aumento dovrebbe raggiungere il 2,2%.

Svizzera Turismo guarda in alto per la stagione invernale che inizia in questi giorni. Mentre le previsioni parlano di una crescita dei pernottamenti, l’organizzazione lancia in vari paesi una campagna di promozione che punta in particolare sulle stazioni sciistiche più ad alta quota e con le piste più lunghe.

In altitudine, le garanzie d’innevamento sono maggiori. In un certo senso, la campagna «Più inverno», gioca con le paure di chi ama gli sport invernali e teme di non poterli più praticare a causa del riscaldamento del pianeta.

Presentando mercoledì a Zurigo la stagione invernale 2005/06, il direttore di Svizzera Turismo Jürg Schmid si è detto molto ottimista. «L’aumento dei turisti stranieri è una prova della competitività del settore turistico svizzero».

Schmid ha detto di «rallegrarsi» in particolare del fatto che i turisti provenienti dalla Germania, che rappresenta il principale mercato per la Svizzera, siano di nuovo in crescita.

Ripresa

Da gennaio ad agosto di quest’anno il numero di pernottamenti è cresciuto complessivamente del 2,2% rispetto al 2003 (per il 2004 non esistono dati di confronto). Con un aumento del 6,4% i turisti stranieri hanno contribuito in modo determinante alla crescita, mentre i pernottamenti di turisti svizzeri hanno subito una flessione del 2,7%.

Per l’inverno alle porte, Svizzera Turismo lancerà nelle prossime settimane campagne di promozione in una dozzina di paesi europei, negli USA, in Russia e in Cina. Il messaggio principale è che la Svizzera dispone degli impianti per la pratica degli sport invernali alle maggiori altitudini.

In media, ha affermato Schmid, le dieci stazioni sciistiche svizzere in cima alla classifica per altitudine, si trovano 370 metri più in alto delle loro controparti nei paesi confinanti. La Svizzera ha ben 29 stazioni situate a 2’800 metri d’altitudine, più di quante ne possano vantare Austria, Francia, Germania o Italia.

Il direttore di Svizzera Turismo si è detto invece preoccupato per l’evoluzione della domanda interna. Un recente sondaggio ha mostrato che l’83% dei giovani svizzeri fra i 7 e i 19 anni pratica lo sci o lo snowboard sulle Alpi elvetiche. L’evoluzione demografica fa tuttavia prevedere una riduzione del 10% di questi potenziali clienti entro il 2014.

Ottimisti anche seco e BAK

L’ottimismo di Svizzera Turismo è condiviso dal Segretariato di Stato dell’economia (seco) e dal gruppo di ricerca BAK Basel Economics che prevedono, per la stagione invernale alle porte e per il 2006, una crescita dei pernottamenti, in particolare grazie all’incremento della presenza di stranieri.

Dopo una stagione estiva marcata dalla stagnazione, i pernottamenti in albergo nel corso dell’inverno, che per il settore inizia con il mese di novembre, dovrebbero progredire dell’1,1%, ritiene il BAK. Le stazioni alpine, che finora non hanno approfittato della ripresa della domanda, saranno tra i principali artefici del miglioramento.

Dopo essersi lievemente sviluppata durante l’estate, nell’inverno 2005-2006 la domanda della clientela estera dovrebbe progredire dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Quella indigena invece aumenterà solo dello 0,6%, a causa della prudenza generale che caratterizza i consumi nella Confederazione.

Crescita per gli anni a venire

Il miglioramento dovrebbe continuare anche nel semestre estivo (maggio-ottobre). Globalmente la crescita dei pernottamenti è stimata a quota +1,2%. Quella dovuta agli stranieri, soprattutto grazie ai cittadini tedeschi, raggiungerà l’1,8% e quella degli svizzeri lo 0,4%.

Secondo il BAK, la ripresa che si annuncia per i prossimi mesi dovrebbe mantenersi anche più a lungo termine. Per il 2007 il gruppo basilese stima la progressione dei pernottamenti alberghieri allo 0,6% (+0,2% per i residenti e +1,0 % per le persone provenienti dall’estero).

Per l’anno successivo, grazie ai campionati europei di calcio (Euro 2008) le prospettive sono nettamente migliori. La domanda supplementare prevista di 750’000 pernottamenti dovrebbe produrre una crescita del 2,4% (+4% per gli stranieri, +0,4% per la clientela nazionale).

swissinfo e agenzie

Nel 2004, l’industria turistica svizzera ha generato entrate per 22,6 miliardi di franchi (5,1% del PIL).
La metà degli introiti vengono realizzati nel corso della stagione invernale, anche se questa dura solo quattro mesi.
Tra le stazioni sciistiche, Zermatt è la più frequentata (687’679 pernottamenti nel corso dell’inverno 2002-2003).

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