Patricia Danzi è la prima donna a capo della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) svizzera. Ha iniziato a svolgere la funzione nel pieno della pandemia di Covid-19, nel maggio 2020.
Da Berna alla Bosnia, il documentario realizzato nel 2021 dalla Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF segue Danzi nel suo impegnativo lavoro quotidiano, dominato dalla crisi sanitaria.
È stata scelta per le sue capacità personali e professionali in molti settori diversi. È stata nominata direttrice generale della DSC dopo aver trascorso 25 anni della sua vita professionale lavorando in tutto il mondo per il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR).
Il documentario accompagna Danzi durante il suo primo viaggio sul campo per la DSC nella capitale bosniaca, Sarajevo, che fu anche la destinazione della sua prima missione come giovane delegata del CICR.
La 53enne, che parla sette lingue, è un’ex atleta d’élite, che ha rappresentato la Svizzera nell’eptathlon ai Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996.
Danzi ha la cittadinanza svizzera e nigeriana. Dice di aver ereditato le sue capacità diplomatiche dal padre, che ha studiato legge all’Università di Friburgo, e il suo impegno umanitario dalla madre, insegnante di scuola secondaria.
“Ho molta energia e passione. Ce l’ho nel sangue”, dice. “Non possiamo dire che ciò che capita [nel resto del mondo] non ci riguarda … Non fare nulla non è un’opzione”.
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