Per la nazionale iniziano le cose serie
La selezione svizzera di calcio ha lasciato la sua oasi di pace di Bad Bertrich per raggiungere Stoccarda, dove martedì disputerà il suo primo incontro della Coppa del mondo.
Al Gottlieb-Daimler Stadion la Svizzera affronta la Francia, campione del mondo 1998.
Lo stadio di Stoccarda – chiamato in passato Neckar Stadion – riveste un’importanza particolare nella storia del calcio tedesco e svizzero.
Qui infatti la nazionale rossocrociata affrontò la selezione tedesca in due momenti chiave: il 22 novembre 1950 per la prima partita internazionale della Germania dopo la Seconda guerra mondiale e il 19 dicembre 1990, in occasione del primo match della nazionale della Germania riunificata.
Come a casa
Città di 590’000 abitanti situata non lontano dalla frontiera con la Svizzera, Stoccarda è pure la città d’adozione del difensore rossocrociato Ludovic Magnin. Quest’ultimo veste infatti i colori dell VFB Stoccarda nel campionato tedesco di Bundesliga.
Lunedì, Ludovic Magnin e i suoi compatrioti si sono del resto installati nello stesso albergo che normalmente ospita i giocatori del principale club del Bade-Wurtemberg quando preparano una partita.
“Ho la stessa stanza che di solito – si rallegra il calciatore d’origine vodese. Queste piccole abitudini contano in occasione di momenti speciali come questo. Ho veramente l’impressione di rientrare a casa”.
Senza famiglia
Rispetto a casa una piccola differenza però c’è: il difensore della nazionale potrà rivedere la sua famiglia solo dopo l’incontro di martedì sera.
“È solo arrivando a Stoccarda che ci siamo resi conto di dove siamo”, prosegue Ludovic Magnin. “Siamo alla Coppa del Mondo ed è straordinario. Dobbiamo però fare tutto il possibile perché gli svizzeri continuino ad essere fieri di noi”.
Un pensierino per la mamma
“Dobbiamo preparare la partita come una partita normale. Anche se si tratta di un avvenimento eccezionale, bisogna relativizzare al massimo l’importanza della posta in palio”, afferma da parte sua Ricardo Cabanas.
Per il centrocampista elvetico “l’entusiasmo è enorme e tutti i giocatori disputeranno, di fronte alla Francia, il primo incontro della loro vita in una Coppa del mondo. Al momento di entrare sul campo, penserò a mia madre e a mio fratello, che sono sempre stati presenti quando ce n’era bisogno”.
Un po’ più in là, l’allenatore della nazionale svizzera Köbi Kuhn osserva con attenzione i suoi protetti. Presente come giocatore alla Coppa del mondo 1966 in Inghilterra, lo zurighese conosce l’importanza di simili momenti nella carriera di un giocatore.
Un salario diverso dal solito
“È per vivere questi momenti che tutta la squadra si è battuta”, sottolinea Kuhn. “Dico sempre ai miei giocatori che la riconoscenza del pubblico e l’atmosfera che regna in uno stadio in occasione di partite molto importanti sono da considerare come il salario di tutti gli sforzi”.
Contro la Francia, gli svizzeri cercheranno però di ottenere qualcosa di più che i soli onori.
Anche se i campioni del mondo 1998 possono avvalersi di individualità di grandi qualità, come ad esempio Zinédine Zidane, l’exploit rimane a portata di mano.
Questa volta con Henry
“Perché non potremmo riuscire ad infastidire una grande squadra europea e mondiale come la Francia?”, si interroga Köbi Kuhn.
L’allenatore della nazionale è però cosciente che contrariamente ai due ultimi pareggi ottenuti a Parigi e a Berna questa volta i transalpini potranno contare su Thierry Henry.
Assente durante questi due ultimi confronti, l’attaccante dell’Arsenal potrebbe vedersi opposto ai suoi due compagni di squadra, i difensori svizzeri Philippe Senderos e Johan Djourou.
“Siamo coscienti che questo incontro sarà molto difficile”, ha riconosciuto il capitano dei Bleus Zinédine Zidane in una conferenza stampa. “Conosciamo gli svizzeri e sappiamo che giocano bene e senza complessi”. Dopo mesi di parole, le cose serie possono iniziare.
swissinfo, da Stoccarda Matthias Froidevaux
Per il suo primo incontro della Coppa del Mondo 2006, la Svizzera affronta martedì la Francia alle 18.
Le due squadre si erano già incontrate nel corso del girone qualificativo, pareggiando entrambe le volte.
La squadra svizzera ha lasciato il suo quartier generale di Bad Bertrich lunedì per raggiungere Stoccarda. Il regolamento della FIFA esige che le squadre siano presenti nella città dove si giocano le partite 24 ore prima del fischio d’inizio.
Stoccarda è la capitale dello Stato regionale del Bade-Wurtemberg. In questa città hanno la loro sede la DaimlerChrysler e la Porsche.
Nei prossimi due incontri del suo gruppo, la Svizzera affronterà il 19 giugno a Dortmund il Togo e il 23 giugno ad Hannover la Corea del Sud.
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