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Pornografia infantile nella rete della polizia

L'operazione di polizia è avvenuta in più di 100 paesi swissinfo.ch

Nel quadro di un'azione internazionale di polizia contro la pornografia infantile su Internet, nelle ultime due settimane sono state condotte nuove operazioni in 22 cantoni svizzeri.

Le indagini interessano persone sospettate di essersi procurate e di aver messo in circolazione immagini pedopornografiche.

Nelle scorse due settimane sono state effettuate complessivamente più di 200 perquisizioni domiciliari e sono state sequestrate ingenti quantità di dati e hardware. All’inchiesta hanno partecipato anche le autorità ticinesi e grigionesi.

L’Ufficio federale di polizia (fedpol) precisa che, per non pregiudicare le inchieste penali tuttora in corso, non è al momento possibile fornire ulteriori dettagli.

Nelle operazioni sono coinvolte le forze di polizia e le autorità giudiziarie di 22 cantoni, fra cui Ticino e Grigioni, e delle città di Berna e Zurigo. Nella Svizzera romanda solo il canton Giura è stato risparmiato dalla vasta operazione, mentre nel solo canton Berna sono state effettuate 36 perquisizioni.

L’inchiesta è partita dalla Germania

Punto di partenza di questa vasta operazione, sono state inchieste svolte in Germania. Il primo caso concerne un sito Internet con svariati forum di discussione sul quale possono essere caricati e messi a disposizione di tutti gli utenti testi, immagini e filmati. A questo proposito Fedpol precisa che è stato fatto un uso indebito di molti di questi forum al fine di fornire l’accesso a file contenenti pornografia infantile a un numero illimitato di persone.

In un secondo caso le autorità tedesche hanno scoperto documenti con filmati pedopornografici che erano stati archiviati presso un servizio Internet che offre gratuitamente uno spazio di memorizzazione.

Le autorità germaniche hanno poi proceduto a trasmettere le relative informazioni tramite Interpol agli Stati coinvolti, tra cui la Svizzera. Complessivamente sono interessati oltre 100 Paesi. La Polizia giudiziaria federale ha analizzato le informazioni ottenute, le ha elaborate e inoltrate ai Cantoni.

Operazioni in gennaio e febbraio

Sebbene l’esame del materiale sequestrato sia tuttora in corso, precisa martedì la Fedpol in una nota ufficiale, le prime segnalazioni indicano risultati positivi e riferimenti alla pornografia infantile.

Nei mesi di gennaio e febbraio in Svizzera erano già state eseguite tre operazioni nell’ambito della pornografia infantile, due delle quali avviate da Europol. Complessivamente erano allora state effettuate oltre 75 perquisizioni domiciliari. Nella maggior parte dei casi è stato individuato materiale pedopornografico. Oltre 20 sospetti erano implicati in più di un’operazione.

In Ticino un arresto e otto indagati

La polizia cantonale ticinese e la magistratura hanno precisato, attraverso un comunicato stampa, che “tra il 2 e il 7 maggio 2007 sono state eseguite 10 perquisizioni che hanno portato al sequestro di 8 PC, 2 hard disk esterni, innumerevoli supporti elettronici e un’ingente quantità di files proibiti (immagini e filmati), essenzialmente riguardante pornografia infantile che dovrà essere meglio vagliata nel corso delle prossime settimane”.

Le indagini di magistratura e polizia cantonale nei confronti delle persone sospettate sono iniziate nel mese di febbraio 2007. Gli indiziati, tutti uomini, sono otto e al momento sembra non esserci collegamento tra di loro. Si tratta di sette svizzeri e uno straniero residenti nel Bellinzonese, Luganese e Mendrisiotto. La loro età è compresa tra i 27 e 60 anni. Uno di loro è stato arrestato.

swissinfo e agenzie

Contro la pornografia infantile, in Svizzera sono state condotte diverse operazioni su scala nazionale, di cui due denominate “Genesis” e “Falcon”. La prima, Genesis, è stata lanciata nel 2002. Ha trattato 1001 denunce ed è sfociata in 893 decisioni penali.

Nel quadro di queste operazioni i cantoni hanno emesso 198 sentenze di incarcerazione, fino a 8 mesi con la condizionale. Sono state pure comminate 226 multe, di cui le più alte hanno raggiunto 25 mila franchi.

Per quanto riguarda l’operazione denominata “Falcon”, nel settembre del 2004, sono state interpellate 400 persone.

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