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Prima ‘finale’ dell’Euro per gli svizzeri

Eren Derdiyok (a sinistra), Hakan Yakin e Gökhan Inler (a destra) Keystone/EQ Images

La Svizzera affronta mercoledì a Basilea la Turchia. Un incontro già decisivo per la qualificazione ai quarti e ad alto rischio dopo gli incidenti di tre anni fa. Una partita speciale anche per tre elvetici di origine turca.

Se la squadra rossocrociata vuole mantenere intatte le possibilità di accedere ai quarti di finale dell’Euro dovrà per forza imporsi contro la Turchia.

Sconfitti domenica dal Portogallo (2-0), i turchi si ritrovano esattamente nella stessa situazione. Per continuare a sperare, dovranno assolutamente vincere mercoledì sera a Basilea.

Il ‘lascia o raddoppia’ tra le due nazionali si annuncia quindi rovente. Tanto più che gli ultimi due incontri a Berna e a Istanbul si erano conclusi con degli incidenti.

Le immagini dell’allenatore turco Fatih Terim, sudato e con la cravatta snodata, che incoraggia i suoi giocatori ad aggredire gli svizzeri alla fine della partita di ritorno dello spareggio per i Mondiali del 2006, sono ancora impresse nella memoria di molti.

Vista la risonanza mediatica dell’Euro e l’accento che gli organizzatori hanno posto sulla sicurezza i rischi di incidenti sono minimi. “Spero che ci si concentrerà solo sul calcio”, riassume il centrocampista elvetico Gelson Fernandes.

Grande pressione

“Dopo la fredda e calcolatrice Cechia, si passa alla focosa e impetuosa Turchia. I turchi hanno sulle spalle una grossa pressione, poiché la Svizzera calcisticamente parlando è considerata un piccolo paese, un avversario da spazzar via”, analizza da parte sua Umberto Barberis, consulente di swissinfo per questi Europei.

Secondo Barberis, la Turchia “è una squadra solida in tutti i reparti, con una spiccata vocazione offensiva”. “Tuttavia, i suoi risultati dipendono molto dal contesto, dall’arbitraggio e dall’ambiente nello stadio. I turchi privilegiano sempre la tecnica e una grande velocità di esecuzione”.

Yves Débonnaire, incaricato dall’Associazione svizzera di football di visionare la Turchia durante le sue partite di qualificazione, non vuole fornire particolari dettagli.

“Non sono autorizzato a rivelarvi quanto ho annotato. In ogni caso, l’allenatore Fatih Terim è talmente imprevedibile che con lui tutto può succedere. Una cosa è evidente: la Svizzera deve giocare una grande partita e vincere. Ci sono ancora sei punti in palio e sono sufficienti per qualificarsi”.

Hakan, Gökhan e Inler

La partita avrà un gusto speciale anche per i tre giocatori della nazionale rossocrociata di origine turca, Hakan Yakin, Gökhan Inler e Eren Derdiyok.

“È chiaro che questo incontro è ‘speciale’. La Turchia è il paese dei miei genitori e parlo turco”, riconosce Derdiyok. Il più giovane giocatore svizzero potrebbe prendere il posto in attacco di Alex Frei.

Gökhan Inler, centrocampista dell’Udinese, aveva dal canto suo dichiarato qualche settimana fa a swissinfo che “si tratta di una sfida sicuramente speciale, dal momento che ho origine turche. Conosco personalmente alcuni giocatori della nazionale turca e non vedo l’ora di poter giocare contro di loro: sarà un’avventura emozionante! Affronterò tuttavia questo incontro come tutti gli altri della mia carriera agonistica, ossia dando il tutto per tutto sul terreno da gioco”.

Anche Hakan Yakin ha ancora molti legami con la Turchia. Recentemente aveva affermato di recarsi ogni anno in Turchia, segnatamente per rendere visita a degli amici del Galatasaray, club con il quale qualche anno fa ha giocato per sei mesi. Un’esperienza corta, ma importante nella sua carriera.

“Per Hakan, Gökhan e Eren questa partita è speciale, ma lo è anche per tutti i giocatori della squadra. Ho l’impressione che ogni volta che incontriamo i turchi, la posta in palio è enorme”, conclude il centrocampista elvetico Tranquillo Barnetta.

swissinfo, Mathias Froidevaux, Feusisberg
(traduzione di Daniele Mariani)

Durante le qualificazioni dell’Euro 2008, la Turchia ha concluso al secondo posto del suo gruppo alle spalle della Grecia, campione europeo in carica

Come la Svizzera, la Turchia ha disputato il suo primo Euro nel 1996 in Inghilterra, dove è stata eliminata dopo le prime tre partite.

Quattro anni più tardi, in Belgio e in Olanda, la nazionale turca è riuscita a qualificarsi per i quarti di finale, perdendo contro il Portogallo (2-0)

La Turchia ha disputato due fasi finali della Coppa del mondo: la prima nel 1954 in Svizzera e la seconda nel 2002 in Giappone e Corea del Sud, concludendo al terzo posto.

La Svizzera e la Turchia si sono affrontate per l’ultima volta nel novembre del 2005 per due incontri di spareggio per la qualificazione al Mondiale del 2006.

All’andata a Berna (2-0 per la Svizzera), l’inno nazionale turco era stato fischiato.

Al ritorno a Istanbul (4-2 per la Turchia), i giocatori elvetici erano stati aggrediti dai giocatori e dai membri dello staff turco alla fine della partita.

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