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Processo Swissair: un verdetto che non sorprende nessuno

L'ex direttore del consiglio di amministrazione e direttore del gruppo Eric Honegger risponde alle domande dei media Reuters

Le assoluzioni pronunciate dal Tribunale distrettuale di Bülach erano prevedibili, commentano gli osservatori e il mondo politico svizzero, che aspettano ora il processo civile.

Se il verdetto era atteso, non si può dire altrettanto dei risarcimenti milionari, che hanno sollevato numerose critiche.

Nessun commento sulla sentenza è arrivato per contro da parte delle autorità della Confederazione: né il Dipartimento federale dei trasporti (DATEC) né quello delle finanze (DFF) si sono voluti esprimere in merito alla decisione della corte di Bülach (Zurigo).

Indulgenza verso il mondo degli affari

L’Unione democratica di centro (UDC) si dice sorpresa che il dibattimento sia terminato con una serie di assoluzioni e che ai dirigenti della compagnia siano addirittura stati riconosciuti risarcimenti.

Il processo ha chiaramente dimostrato l’indulgenza degli esperti verso il mondo degli affari, ha detto il deputato UDC Hans Kaufmann. Oltre al processo in sede civile è ora urgente chiarire gli aspetti politici della vicenda. Il partito ha chiesto anche le dimissioni del procuratore Christian Weber.

Anche il Partito socialista (PS) si aggiunge alla bufera di critiche: «È inammissibile che il più grande scandalo della storia economica svizzera non abbia conseguenze per coloro che l’hanno provocato».

L’assoluzione nel processo penale non significa che i dirigenti di Swissair non possano essere ritenuti responsabili in una procedura civile, sottolinea il PS. «La gente non riesce a capire come gli amministratori e i manager che hanno mandato a picco una società prospera siano semplicemente assolti e beneficino inoltre di 3 milioni di franchi statali di risarcimento», ha dichiarato il senatore socialista Michel Béguelin.

Elaborare il lutto

Se il processo non si fosse fatto, le frustrazioni sarebbero state più forti, fa notare invece il deputato del Partito liberale radicale (PLR) Gerold Bührer, presidente di economiesuisse. A suo avviso, l’interesse di seguire scrupolosamente il diritto prevale sui costi generati dal procedimento.

Per il suo collega di partito Charles Favre, il processo penale ha permesso di «chiarire le cose in questo lungo processo di lutto». Il presidente del PLR Fulvio Pelli si è tuttavia detto perplesso per l’ammontare dei risarcimenti.

Secondo il Partito popolare democratico (PPD), malgrado l’assenza di reati di rilevanza penale i manager e il consiglio di amministrazione rimangono pienamente responsabili del dissesto di Swissair.

«Possiamo capire la rabbia di molti ex dipendenti della compagnia aerea, che hanno perso il lavoro, confrontandosi talora con difficili situazioni sociali», ha commentato il presidente del PPD Christophe Darbellay.

Il partito attende ora con interesse il processo civile, ma se anche in quella sede nessuno tra i manager dovesse risultare responsabile è chiaro che tale evento sarà ricordato come «una giornata nera per la fiducia della popolazione nell’economia».

Secondo il deputato ecologista Daniel Vischer), responsabile del settore aereo presso il Sindacato svizzero dei servizi pubblici (SSP/VPOD), un processo penale non era il mezzo più adatto per far luce sul grounding di Swissair.

Personale non sorpreso

Le 19 assoluzioni non hanno colto di sorpresa neppure le organizzazioni del personale di Swissair, che sono però stupite dall’ammontare dei risarcimenti, ha indicato Urs Eicher, presidente del sindacato del personale di cabina Kapers.

«Malgrado i risarcimenti abbiano un fondamento giuridico, risultano difficili da capire per la gente comune», ha affermato, esprimendo l’auspicio che il procedimento civile possa riequilibrare i conti.

Anche per Christoph Ulrich, presidente del sindacato Aeropers degli ex piloti Swissair, il verdetto era ampiamente prevedibile: «il processo era imbrigliato in limitazioni penali molto ristrette» e vi erano poche aspettative.

Il commissario liquidatore della compagnia belga Sabena, Christian Van Buggenhout, ha invece definito «una farsa» il processo Swissair.

Il processo ha messo in luce solo una parte delle connessioni internazionali del gruppo. Gli svizzeri e i belgi, ha affermato il liquidatore, hanno il diritto di conoscere la verità su Swissair, che ha trascinato con sé nel baratro anche la Sabena.

swissinfo e agenzie

La conclusione del processo penale contro gli ex responsabili del gruppo Swissair non pone la parola fine alla vicenda giudiziaria.

Il responsabile della liquidazione della defunta compagnia aerea, Karl Wüthrich, ha infatti intentato tre procedure civili nei confronti degli ex dirigenti.

Complessivamente vengono loro reclamati 590 milioni di franchi.

Prendendo atto giovedì del verdetto, Wüthrich ha dichiarato che l’assoluzione collettiva non avrà ripercussioni dirette sulle cause civili.

In sede civile, ha precisato il liquidatore, non è necessario provare che gli accusati abbiano agito con premeditazione, ma è sufficiente provare l’esistenza di un rapporto di causalità fra le loro azioni e il danno subito da Swissair.

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