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Quando mancano i poliziotti

Un'unità speciale di polizia in azione durante una delle tante manifestazioni che si tengono a Berna Keystone

I poliziotti di Berna sono sul piede di guerra a causa del crescente sovraccarico di lavoro. E non sono i soli: la situazione è grave in tutto il paese.

Secondo i rappresentanti di categoria, la causa principale dei problemi nei corpi di polizia è da ricercare nelle misure di risparmio di Confederazione, cantoni e comuni.

Gli agenti della polizia cittadina di Berna hanno accumulato oltre 80’000 ore supplementari. Ore impossibili da compensare, senza mettere a rischio la sicurezza pubblica.

L’aumento del personale chiesto dalla Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP) sembra però essere escluso. Ragion per cui gli agenti stanno considerando la possibilità di ricorrere a misure di lotta sindacale.

Il problema non si limita alla sola capitale elvetica. Anche la polizia di Ginevra si confronta con grosse difficoltà. Lo si è visto con particolare evidenza durante il vertice del G8 ad Evian. In quella occasione la polizia ginevrina è stata letteralmente travolta dai manifestanti.

Un’analisi degli avvenimenti ha rivelato problemi di coordinazione tra le unità di polizia di Ginevra e quelle di altri cantoni e tedesche. Inoltre la polizia ginevrina è confrontata da anni con accuse di razzismo.

Problema di portata nazionale

Secondo Jean-Pierre Monti, portavoce della FSFP, le difficoltà in cui si dibattono le forze dell’ordine bernesi e ginevrine non sono ignote neppure agli altri corpi di polizia svizzeri. «L’isteria dei risparmi ha provocato una stagnazione del personale o addirittura una sua riduzione, poiché si sono chiuse varie scuole di polizia».

I corpi di polizia di tutta la Svizzera avrebbero accumulato oltre un milione di ore supplementari. «Le 80’000 ore di Berna sono solo la punta dell’iceberg», ritiene Monti. Oltretutto, le ore non potrebbero neppure essere compensate, perché ne va del mantenimento dell’ordine pubblico .

L’accumulo di ore supplementari sfocia spesso in un calo della motivazione o in problemi di salute, fa notare il portavoce della FSFP. «È frustrante. Facciamo una quantità di ore supplementari sapendo che molto probabilmente non le potremo mai compensare».

Risparmi fittizi

«Il vero problema sono i continui programmi di risparmio nei comuni, nei cantoni e anche presso la Confederazione», conferma anche Urs Geissbühler, segretario generale della Conferenza dei direttori cantonali di polizia.

Anche la polizia cantonale di Lucerna si appresta a chiedere un aumento degli effettivi. «Le 30’000 ore straordinarie accumulate finora dovranno essere pagate – con il supplemento», ricorda Geissbühler. A suo avviso, assumere dei nuovi poliziotti costerebbe di meno.

Altro punto da considerare è che i compiti della polizia tendono ad aumentare, nonostante i mezzi a disposizione siano sempre gli stessi. Le forze dell’ordine non vogliono però cambiare le loro priorità nell’ambito del controllo del traffico, della violenza, delle infrazioni alla legge sugli stupefacenti.

«Sarebbe l’ultima spiaggia», precisa Jean-Pierre Monti. «Fin ora non abbiamo dovuto farlo. Per questo abbiamo accumulato tanti straordinari». Intanto il numero di interventi di polizia è aumentato, soprattutto da quando la violenza domestica è diventata un delitto perseguibile d’ufficio, nota il sindacalista.

Privatizzazione della sicurezza

Per far fronte alla situazione, un numero crescente di comuni ha affidato compiti di polizia ad agenzie private. Monti è decisamente contrario a questa scelta: «Le agenzie di sicurezza private non hanno maggiori diritti dei cittadini comuni. Il monopolio della violenza appartiene allo Stato – ed è giusto che sia così!»

La FSFP si è rivolta a Walter Kälin, professore di diritto costituzionale all’Università di Berna, per avere un parere sull’outsourcing della gestione dell’ordine pubblico. Il giurista ritiene che sia possibile affidare alcuni compiti di polizia ad aziende private, ma rispettando limiti chiaramente definiti.

Problematico sarebbe affidare ai privati compiti che necessitano di misure coercitive o che lasciano spazio ad un giudizio discrezionale. In questi casi è necessaria una base legale, che in molti casi ancora non esiste.

Al momento neppure un aumento delle disponibilità finanziarie dei corpi di polizia risolverebbe però tutti i problemi. «Non vi sono abbastanza persone con la formazione adeguata per occupare i 1600 posti supplementari di cui le polizie svizzere avrebbero bisogno”, afferma Monti.

swissinfo, Etienne Strebel
(traduzione e adattamento: Andrea Tognina)

In Svizzera la competenza in materia di polizia spetta ai 26 cantoni.

In oltre 100 città e in comuni di grandi dimensioni esistono anche dei corpi di polizia municipali.

A livello federale i compiti di polizia sono ripartiti fra l’Ufficio federale di polizia, la Polizia federale, il Servizio per l’analisi e la prevenzione e il Servizio federale di sicurezza.

In casi particolari, come il G8 o il Forum economico mondiale di Davos, l’esercito si affianca alla polizia per garantire l’ordine pubblico.

Alcuni compiti di polizia vengono assunti anche dalla polizia ferroviaria, dal Corpo delle guardie di confine e da agenzie private.

In Svizzera la piccola e media criminalità stagna a livelli alti. Sono aumentati in modo notevole, per contro, i crimini violenti.

L’aumento della criminalità in Svizzera va di pari passo con i piani di risparmio di molti cantoni. La Federazione svizzera dei funzionari di polizia (FSFP) rimprovera al mondo politico di mettere in pericolo la sicurezza interna.

Dal 2005, la FSFP chiede un aumento degli effettivi di polizia. A livello svizzero servirebbero 1600 poliziotti in più.

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