Rafforzare la politica sui diritti universali
Lo propone la ministra svizzera degli esteri Micheline Calmy-Rey attraverso la creazione di un'apposita commissione nazionale.
L’organismo consentirebbe di dare maggior coerenza alla politica svizzera in materia di diritti dell’uomo.
La ministra svizzera degli esteri ha presentato la sua proposta domenica a Ginevra, all’assemblea dei delegati della sezione svizzera di Amnesty International (AI).
Secondo la consigliera federale Micheline Calmy-Rey la creazione di una commissione nazionale dei diritti dell’uomo, rafforzerebbe la politica svizzera in materia di diritti universali.
Tema non nuovo
L’istituzione di un organismo, come quello evocato dalla responsabile della diplomazia elvetica, non è cosa nuova.
Politici e rappresentanti di organizzazioni non governative (ONG) come AI la propongono da almeno dieci anni.
Non tutti sono però favorevoli ad un simile organismo, sia all’interno della Confederazione sia all’esterno.
Nell’ambito del rispetto dei diritti universali la Svizzera ha sicuramente una leadership a livello mondiale, nonostante alcune pecche, come ad esempio nell’ambito della politica dell’asilo.
Il dopo Saddam
Sul tema della guerra in Iraq, la responsabile della diplomazia elvetica si è detta convinta che Saddam Hussein poteva essere disarmato pacificamente.
A suo avviso, l’assenza di armi di distruzione di massa e la debolezza dell’esercito iracheno confermano questa tesi.
La Svizzera dovrebbe aumentare i propri aiuti all’Iraq: i contributi al Paese mediorientale potrebbero passare da 10 a 30 milioni.
Più aiuti umanitari
La cifra è stata avanzata da un settimanale svizzero tedesco della domenica, che ha citato il vicedirettore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) Remo Gautschi.
Interrogata a margine dell’assemblea della sezione svizzera di AI, Micheline Calmy-Rey ha precisato che sull’ammontare della somma si sta ancora discutendo.
Il Consiglio federale dovrebbe prendere una decisione quanto prima, in settimana.
swissinfo e agenzie
Rafforzare la coerenza della politica svizzera in materia di diritti umani attraverso la creazione di una commissione nazionale.
La proposta ufficializzata dalla consigliera federale Micheline Calmy-Rey.
Sulla guerra in Iraq, la responsabile della diplomazia elvetica ha ribadito che Saddam si sarebbe potuto disarmare in modo pacifico.
10, i milioni di franchi dell’aiuto umanitario all’Iraq
30, i milioni previsti dal nuovo progetto d’intervento
1.627.800.000, l’ammontare in franchi svizzeri dell’aiuto umanitario ed allo sviluppo 2001 della Confederazione
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