Roger Federer bloccato dalla mononucleosi
Le sconfitte d'inizio anno subite dal numero uno al mondo assumono nuovi significati. All'Open di Australia, il tennista elvetico non ha sofferto soltanto di un'intossicazione alimentare, ma pure di mononucleosi.
L’infezione comporta sintomi influenzali ed un estremo affaticamento. Federer ha indicato di essere affetto dalla malattia già dal dicembre del 2007.
Il 2008 non si è decisamente aperto nel migliore dei modi per il numero uno mondiale del circuito ATP. Dopo aver saltato la finale dell’Open d’Australia a fine gennaio (sconfitto in semifinale da Djokovic), Roger Federer è stato sorprendentemente eliminato al primo turno del torneo di Dubai, ad inizio marzo.
Un inizio poco entusiasmante che assume ora nuovi contorni. In occasione di un’intervista telefonica al New York Times, il tennista elvetico ha in effetti spiegato di aver sofferto di mononucleosi.
Nel mese di febbraio, Federer si è ammalato per la terza volta in sei settimane ed ha deciso di sottoporsi a controlli medici. Le analisi condotte in Svizzera e a Dubai hanno rilevato un’infezione da mononucleosi.
Ammalato da dicembre
Federer si era ammalato già prima dell’Open di Australia. In un primo momento si era tuttavia pensato ad un’intossicazione alimentare.
Come ha spiegato il basilese, l’influsso della malattia è probabilmente stato più importante. «I medici mi hanno detto che ero affetto da questa malattia da almeno sei settimane, ovvero dal mese di dicembre».
La mononucleosi è un’infezione che si traduce con sintomi influenzali, in particolare con un’estrema stanchezza. «Se l’avessimo saputo, i medici mi avrebbero certamente proibito di giocare», ha sottolineato Federer.
«Una volta scoperta la mononucleosi – ha aggiunto – mi sono sentito fortunato di aver comunque raggiunto la semifinale a Melbourne».
Presto in campo
Dopo dieci giorni di stop forzato, il giocatore svizzero è potuto ritornare ad allenarsi a pieno regime solamente cinque giorni prima del torneo di Dubai.
«I medici non erano sicuri che fossi completamente ristabilito. Stavo però producendo anticorpi, ciò che era un buon segno. Ho ad ogni modo perso molta forma».
I prossimi appuntamenti per Federer sono fissati sul continente nord americano: dapprima al Madison Square Garden di New York per un match di esibizione contro Pete Sampras (10 marzo), ed in seguito ai tornei di Indian Wells e di Key Biscane.
Federer dispone infine di oltre due mesi per ritrovare la piena forma, in vista del Roland Garros di Parigi, un trofeo prestigioso che continua a mancare nel suo palmares.
swissinfo e agenzie
La mononucleosi infettiva è una patologia solitamente benigna causata dal virus di Epstein-Barr (EBV). Il virus, che appartiene alla stessa famiglia virale dell’herpes, può colpire i linfonodi, il fegato, il cuore e i reni.
L’infezione è diffusa soprattutto tra gli adolescenti e i giovani adulti. Si trasmette con la saliva, da dove il nome di “malattia del bacio”.
Si stima che il 95% degli adulti sono portatori del virus fino a 30 anni; in seguito l’organismo produce anticorpi.
Il virus si manifesta con febbre, stanchezza ed astenia. Nella maggioranza dei casi la malattia decorre senza cure in non più di due mesi.
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