Servette, è finita
La squadra di calcio ginevrina non sfuggirà al fallimento. Le ultime speranze di un salvataggio in extremis sono svanite.
Il sito ufficiale del club annuncia che gli investitori siriani che avevano manifestato il loro interesse non produrranno le garanzie bancarie necessarie.
Il dramma del settore professionale della gloriosa squadra di calcio ginevrina del Servette, oberata dai debiti, è giunto all’ultimo atto. Dopo che gli investitori siriani hanno rinunciato ad impegnarsi finanziariamente il fallimento è diventato inevitabile.
Il ricorso contro la sentenza del tribunale commerciale di Ginevra, pronunciata il 4 febbraio scorso, sarà ritirato. La sentenza diventerà perciò definitiva.
Serie A con 9 squadre
Domenica prossima il campionato di Super League (serie A) riprenderà con solo nove squadre. I punti conquistati dalle altre squadre nelle partite disputate finora con il Servette rimarranno validi.
A causa dell’esclusione della squadra ginevrina nessuna squadra sarà retrocessa automaticamente alla fine della stagione. L’ultima della classifica disputerà due partite di promozione/retrocessione con la prima squadra della Challenge League (serie B).
Poiché il settore professionale del club, organizzato in forma di società per azioni, e l’associazione calcistica vanno considerate due organizzazioni distinte, il Servette FC non sparirà tuttavia dalla circolazione.
La squadra ginevrina disputerà nella prossima stagione il campionato di prima lega (serie C). Finora il Servette era il solo club svizzero ad essere sempre rimasto in serie A, fin dal 1899.
Marcia indietro degli investitori siriani
Il Servette aveva sperato fino all’ultimo minuto nella salvezza. Lunedì la squadra ginevrina, oberata da un debito di 11 milioni di franchi, aveva inoltrato ricorso contro la sentenza che ne dichiarava fallimento, poco prima dello scadere dei termini legali.
Un gruppo di investitori siriani si era infatti interessato alla squadra ed aveva ottenuto la promessa di poter rilevare il pacchetto azionario del presidente della società Marc Roger (57%) e dell’ex-presidente Michel Coencas (30%) e quindi di poter avere una maggioranza di due terzi.
La garanzia bancaria di 15 milioni di franchi necessaria per evitare il fallimento sarebbe dovuta arrivare poco dopo. Ma alla fine gli investitori, la cui identità rimane ignota, si sono ritirati.
In un comunicato apparso sul sito del Servette FC, gli investitori precisano di essersi ritirati perché non tutti i giocatori hanno firmato un documento in cui rinunciano ad indennizzi che vadano al di là dei salari non versati. Tra di essi c’è l’ex campione del mondo Christian Karembeu.
I siriani criticano inoltre la gestione poco trasparente di Marc Roger e affermano di non volersi «impegnare in un processo pericoloso in termini finanziari a corto e medio termine».
swissinfo e agenzie
In 115 anni di storia, il Servette ha vinto 17 volte il campionato svizzero e ha conquistato 7 coppe svizzere.
La squadra ha partecipato 7 volte alla coppa dei campioni, 14 volte alla coppa UEFA e 6 volta alla defunta coppa delle coppe.
Il Servette non è mai stato relegato in serie B.
Il 4 febbraio 2005, il tribunale commerciale di Ginevra ha pronunciato il fallimento della società anonima Servette FC e della società dello stadio di Ginevra.
Il Servette FC aveva accumulato debiti per 11 milioni di franchi. Le difficoltà finanziarie erano cominciate nel 2002, con l’uscita di Canal Plus dal capitale della società.
Nel febbraio 2004, l’agente francese Marc Roger aveva rivelatoil pacchetto maggioritario di azioni della società.
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