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Soldati austriaci nel cielo di Davos

Aerei militari austriaci saranno pronti ad "invadere" il cielo di Davos Keystone

Per rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza durante il Forum economico mondiale di Davos, l’Austria metterà a disposizione 300 soldati.

Intanto, gli oppositori al WEF annunciano nuove manifestazioni di protesta e deplorano gli arresti di sabato scorso a Berna.

Per garantire maggiormente la protezione contro attentati terroristici durante il Forum economico mondiale (WEF) di Davos – che si terrà dal 26 al 30 gennaio – l’esercito svizzero sarà affiancato da 300 soldati austriaci.

Con il nome in codice “Ikarus 05”, l’operazione che prevede l’appoggio di aerei da combattimento austriaci intende rafforzare la collaborazione per il controllo dello spazio aereo, come indica il comandante dell’Aviazione austriaca Erich Wolf: “Lo spazio aereo in Europa non può essere pattugliato da un solo Paese. Una collaborazione è necessaria per poter reagire prontamente”.

Il generale Wolf precisa comunque che “gli apparecchi austriaci entreranno nello spazio aereo svizzero unicamente in caso di emergenza”. Davos dista solamente una quindicina di chilometri dalla frontiera con l’Austria.

Nuove manifestazioni in vista

Intanto, gli oppositori al WEF 2005 non demordono: martedì hanno annunciato nuove manifestazioni contro il Forum di Davos, giovedì a Berna e a Bienne, sabato a Basilea e nella stessa località grigionese.

«Non ci lasceremo intimidire da un divieto di dimostrare», ha dichiarato in una conferenza stampa a Berna David Böhner, membro del coordinamento anti-WEF. «E vogliamo pure difendere il nostro diritto ad esprimerci», ha aggiunto.

Un corteo in centro città

L’alleanza anti-WEF ha già presentato una richiesta di autorizzazione per una manifestazione che dovrebbe svolgersi giovedì nella capitale. Essa prevede, come era stato il caso inizialmente per la dimostrazione di sabato scorso prima che la polizia imponesse il divieto, il passaggio del corteo per le strade del centro città.

“Un incontro è previsto mercoledì tra organizzatori e polizia comunale”, indica il portavoce di quest’ultima Franz Märki.

Arresti ingiustificati

I rappresentanti dell’alleanza anti-WEF si sono detti globalmente soddisfatti della manifestazione di sabato a Berna, che si è svolta senza particolari problemi.

Gli oppositori al Forum di Davos hanno tuttavia deplorato gli 84 arresti da parte della polizia, denunciando in particolare la mancanza di trasparenza dei criteri in base ai quali sono stati effettuati i fermi.

Anche una delegazione del parlamento cittadino che ha assistito alla manifestazione ha denunciato diverse irregolarità. «Le persone fermate avrebbero dovuto avere la facoltà di telefonare ai famigliari e di farsi spiegare chiaramente i motivi dell’arresto», sostiene Catherine Weber, consigliera comunale dell’Alleanza verde.

Dal canto suo, lo stato maggiore della polizia di Berna stima che il suo intervento è stato adeguato e misurato.

swissinfo e agenzie

Il WEF 2005 si terrà a Davos dal 26 al 30 gennaio.
La località grigionese sarà pattugliata da 5’500 soldati dell’esercito svizzero.
3’500 soldati delle Forze terrestri, 2’000 delle Forze aeree.

300 soldati austriaci sono stati mobilitati nella regione del Vorarlberg e del Tirolo per intervenire, in caso di emergenza, nello spazio aereo svizzero.

Durante il WEF, un aereo da combattimento Saab 105-Ö e un Pilatus PC-7 pattuglieranno lo spazio aereo austriaco.

Il sistema di osservazione aerea impiegato, denominato “Casco d’oro”, è stato migliorato grazie all’invio di una stazione radar mobile nel Vorarlberg.

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