Sospesa la coltivazione all’aperto di grano ogm
Il Politecnico federale di Zurigo (ETH) non può seminare da subito il grano transgenico nelle parcelle di Lindau (nel Canton Zurigo).
Il Tribunale federale ha infatti accordato l’effetto sospensivo al ricorso contro la sperimentazione.
La sentenza del Tribunale federale, che mercoledì ha concesso l’effetto sospensivo al ricorso degli ecologisti contrari ad un progetto del Politecnico federale di Zurigo per la coltivazione sperimentale di grano transgenico all’aria aperta, rappresenta una vittoria parziale per Greenpeace e per gli oppositori alle tecnologie transgeniche.
La decisione blocca il progetto, che sarebbe dovuto partire nel corso dell’attuale mese di marzo a Lindau (nel Canton Zurigo).
Vizio procedurale
La sentenza della prima Corte di diritto pubblico del TF è stata presa unicamente per un vizio di procedura: i giudici hanno costatato l’esistenza di una lacuna in merito alle persone ed alle organizzazioni autorizzate a ricorrere contro tali sperimentazioni.
Il progetto – ormai rinviato di parecchi mesi – è stato contestato da Greenpeace, dall’associazione dei contadini biologici e da diverse persone che abitano nelle vicinanze delle parcelle di Lindau.
Gli oppositori ritengono che, nonostante le misure previste, persiste un rischio ambientale, come la diffusione degli ogm attraverso batteri presenti nel terreno.
Le reazioni delle parti
Reazioni, ovviamente, contrastanti alla sentenza emanata dalla massima corte elvetica. Il Politecnico federale di Zurigo ha deplorato le «enormi difficoltà» legate al nuovo ritardo che subisce la sperimentazione all’aperto con grano transgenico, mentre Greenpeace si è detta «sollevata» ed ha chiesto all’ateneo zurighese di rinunciare all’esperimento.
Per il responsabile del progetto del Politecnico di Zurigo Christof Sautter la nuova dilazione nella sperimentazione rischia di metterne in pericolo il finanziamento, poiché gli stanziamenti del Fondo nazionale per la ricerca sono validi solo per quest’anno.
Diametralmente opposta la reazione di Greenpeace, che loda la «lungimiranza» della massima istanza giudiziaria svizzera e chiede al Politecnico di rinunciare ad una sperimentazione che definisce «insensata sia per l’ecologia sia per l’agricoltura».
La sperimentazione all’aperto
La decisione del TF rappresenta un colpo duro per il Poli di Zurigo. A più riprese, i ricercatori avevano rilevato negli ultimi tempi la necessità di avviare lo studio nel mese di marzo, soprattutto per fronteggiare l’agguerrita concorrenza internazionale. In Germania sono infatti condotti programmi di ricerca analoghi.
L’esperimento dell’Istituto di biologia vegetale del Poli vuole provare all’aperto la resistenza di circa 1.600 piante di cereali geneticamente modificate al fungo che provoca la cosiddetta carie del grano.
L’esperimento si sarebbe dovuto compiere alla stazione di ricerche di Eschikon, nel comune di Lindau, su una parcella di complessivi 90 m2, dove avrebbero dovuto venir seminati 8 metri quadrati con grano transgenico contenente la proteina KP4 («Killer protein»).
swsssinfo e agenzie
Battuta d’arresto per il progetto del Politecnico federale di Zurigo di coltivare sperimentalmente all’aperto grano modificato geneticamente.
La sperimentazione scientifica bloccata da una sentenza del Tribunale federale.
La decisione rappresenta una vittoria parziale per gli oppositori, preoccupati dall’eventualità di una diffusione degli ogm attraverso i batteri.
90 m2 la parcella della sperimentazione
8 m2 la coltivazione sperimentale all’aperto di grano ogm
1.600 le piantine di grano ogm per l’esperimento
KP4 sigla della “Killer protein” inserita nel patrimonio genetico del grano transgenico
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