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Sparatorie sul posto di lavoro: i precedenti

La sparatoria avvenuta negli uffici della Banca cantonale di Zurigo (ZKB) ha una certa analogia con il caso di Günter Tschanun, il funzionario zurighese che 18 anni fa uccise quattro colleghi.

Ma purtroppo la lista delle sparatorie sul posto di lavoro non si esaurisce qui. Una breve cronologia.

16 aprile 1986 – Il capo della polizia delle costruzioni della città di Zurigo, Günther Tschanun, abbatte quattro colleghi di lavoro e ne ferisce un quinto. Dopo una breve fuga in Francia, viene arrestato e condannato a 20 anni di reclusione.

27 febbraio 1993 – In una panetteria di Berna un uomo di 53 anni ammazza a colpi d’arma da fuoco il fratello, la cognata e un impiegato. Poi rivolge l’arma contro se stesso e si suicida. Sembra che il fratello, proprietario del negozio, volesse licenziarlo.

2 aprile 1993 – Un dipendente della società informatica Bedag di Berna spara e uccide il suo superiore e la sua vice per dissidi sul posto di lavoro. Anche in questo caso il folle si toglie la vita.

10 gennaio 1994 – Walter Canepa fa irruzione a Lugano nell’ufficio del presidente del consiglio d’amministrazione della Banca del Gottardo Claudio Generali e gli spara un colpo di pistola al ventre. Cerca di premere ancora il grilletto, ma il revolver s’inceppa. L’ex ministro ticinese delle finanze è operato d’urgenza e si salva. Canepa sarà condannato per tentato omicidio.

28 novembre 1994 – Un impiegato di 51 anni di una ditta di impianti sanitari di San Gallo uccide un collega di lavoro e ne ferisce altri quattro. Si suicida un mese più tardi in carcere.

27 marzo 1998 – Un impiegato di un’impresa di traslochi cui era stato comunicata una forte riduzione del salario uccide il direttore della ditta a Vernier (GE) e si consegna alla polizia. Viene condannato a 14 anni di reclusione.

swissinfo e agenzie

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