A San Moritz nel 1948, le prime Olimpiadi del Dopoguerra
70 anni fa, la Svizzera ha ospitato i primi Giochi olimpici tenuti dopo la Seconda guerra mondiale. Giappone e Germania sono stati esclusi a causa del loro ruolo durante il conflitto, mentre l'Unione Sovietica non ha inviato dei rappresentanti. Ma quasi 700 atleti provenienti da 28 nazioni hanno partecipato a 22 gare organizzate a San Moritz in quattro sport invernali diversi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nata in Inghilterra, vivo in Svizzera dal 1994. Mi sono formata come graphic designer a Zurigo tra il 1997 e il 2002. Recentemente mi occupo di elaborazione di immagini e ho raggiunto il team di swissinfo.ch nel marzo del 2017.
1948, l’impatto della guerra è ancora avvertito in tutta Europa, anche in campo sportivo. Da anni gli atleti non hanno potuto partecipare a competizioni al di fuori dei loro paesi e non vi sono stati praticamente investimenti nello sport. Nel tentativo ricreare uno spirito positivo, la prima Olimpiade del Dopoguerra, indetta in gennaio, viene soprannominata “Giochi della rinascita”.
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha scelto San Moritz per questo evento, dato che la località alpina grigionese dispone ancora di un’infrastruttura ben conservata, costruita per i Giochi olimpici invernali del 1928. Il fatto che la Svizzera sia rimasta neutrale per tutta la durata della guerra ha contribuito a dare agli organizzatori e ai concorrenti un’iniezione di ottimismo.
Questa galleria fa parte della serie #swisshistorypics.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.