Terrorismo: la Svizzera verso un nuovo accordo con gli USA
Berna e Washington intendono continuare a collaborare nella lotta al terrorismo. Il Consiglio federale sottometterà al Parlamento un nuovo accordo.
Il nuovo testo, che prolunga ed estende quello esistente, consentirà anche la costituzione di gruppi inquirenti comuni americano-svizzeri.
Il Governo svizzero ha approvato mercoledì un nuovo accordo di cooperazione con gli Stati Uniti in materia di inchieste penali.
Il testo, che sarà firmato dal responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) Christoph Blocher, disciplina la cooperazione nell’ambito della lotta al terrorismo e al suo finanziamento e permette un intervento immediato ed efficace in caso di attentato, si legge in un comunicato.
Il nuovo trattato è più chiaro e conciso e non si limita alle inchieste sugli attentati dell’11 settembre e su al Qaida, ha indicato Blocher.
Collaborazione
L’accordo consente inoltre di inviare agenti nell’altro paese se in entrambi gli Stati è in corso un procedimento penale condotto da un procuratore pubblico.
Gli agenti distaccati potranno analizzare le informazioni raccolte e raccomandare strategie per il proseguimento delle indagini. Per poter partecipare ad interrogatori od operazioni dovranno però ricevere l’autorizzazione del procuratore pubblico.
In questo modo, la giustizia potrà continuare ad esercitare un controllo sull’inchiesta, osserva il Consiglio federale.
Inoltre le informazioni raccolte dagli inquirenti stranieri potranno essere utilizzate solo conformemente alle prescrizioni sull’assistenza giudiziaria e la protezione giuridica delle persone indagate sarà garantita, precisa il DFGP.
Primo accordo quattro anni fa
Il primo accordo tra Svizzera e Stati Uniti (“Operative Working Arrangement”) era stato siglato nel settembre del 2002 – “sotto l’influsso dell’emozione”, ha indicato Blocher – per facilitare le inchieste sugli attentati dell’11 settembre 2001.
Giudicato da alcuni troppo favorevole agli Stati Uniti, questo primo testo non era stato presentato al Parlamento.
Nel giugno dello scorso anno, il Governo svizzero ha ritenuto necessario regolamentare in maniera duratura la cooperazione e per tale ragione ha incaricato il DFGP di avviare trattative in vista di un nuovo accordo.
Contrariamente al primo, questo trattato dovrà essere approvato dal Parlamento. Il Consiglio Nazionale dovrebbe esaminarlo nel corso del secondo semestre di quest’anno.
Inoltre, questo nuovo testo sarà reso publico: “La pubblicazione dell’accordo è stato un punto critico durante le trattative, ma gli americani hanno finito con l’accettare”, ha spiegato Christoph Blocher.
swissinfo e agenzie
Gli attentati dell’11 settembre 2001 negli Stati uniti hanno costituito una svolta anche per la Svizzera nella lotta al terrorismo, che riveste ormai un’importanza centrale.
Nel settembre 2002, Berna ha sottoscritto un accordo di collaborazione limitato nel tempo in questo settore con Washington.
Su incarico del governo, il Ministero di giustizia e polizia ha ora presentato un nuovo accordo di collaborazione. Questo nuovo testo non si limita alla collaborazione in relazione con gli attentati del 2001, ma estende la sua portata alla lotta al terrorismo in generale e al suo finanziamento.
Il testo dovrà essere discusso alle due Camere, prima di entrare in vigore. La Camera bassa dovrebbe occuparsene già nella seconda metà di quest’anno.
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