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Tutti assolti gli ex-dirigenti di Swissair

Il fallimento della Swissair ha lasciato dietro di sé una voragine senza precedenti in Svizzera Keystone

Il Tribunale distrettuale di Bülach, nel canton Zurigo, ha assolto i 19 ex-responsabili della Swissair, accusati di aver provocato tramite reati ed errori di gestione il fallimento della compagnia aerea elvetica.

Agli imputati, che avevano richiesto la completa assoluzione, la corte ha concesso inoltre risarcimenti per un importo complessivo di 3 milioni di franchi.

Il processo a carico degli ex-dirigenti di Swissair, tenuto tra il 16 gennaio e il 9 marzo, si è concluso con un verdetto almeno in parte sorprendente, che farà sicuramente parlare ancora a lungo.

Il Tribunale distrettuale di Bülach, nel canton Zurigo, ha infatti assolto tutti gli imputati, respingendo in blocco i capi di imputazione formulati dal pubblico ministero, tra cui vi erano amministrazione infedele, cattiva gestione, diminuzione dell’attivo a danno dei creditori e ottenimento di false attestazioni.

Nella maggior parte dei casi la corte di è espressa per assoluzioni complete, mentre per alcune imputazioni i giudici hanno deciso la non entrata in materia.

I 19 ex responsabili della Swissair riceveranno inoltre risarcimenti e indennizzi per una somma complessiva di 3 milioni di franchi. L’importo massimo, mezzo milione di franchi, è stato concesso a Mario Corti, l’ultimo presidente della direzione di SAirGroup, il gruppo a cui apparteneneva anche la Swissair.

Azioni “economicamente sostenibili”

Presentando le motivazioni della sentenza, il presidente della corte Andreas Fischer ha sottolineato che il Tribunale distrettuale non era chiamato a pronunciarsi sulle cause del tracollo o a cercare i responsabili, ma era tenuto a verificare i rimproveri formulati nell’atto d’accusa.

La Corte è arrivata alla conclusione che la maggior parte delle azioni degli accusati erano “economicamente sostenibili” e che tutto sommato hanno rappresentato dei “tentativi infruttuosi di risanare” la compagnia aerea. Su alcuni punti, la pubblica accusa non è invece riuscita a fornire le prove dei rimproveri mossi agli accusati, ha dichiarato il presidente Fischer.

Gli imputati – tra cui figuravano due altri ex-CEO di Sair Group, ossia Eric Honegger e Philippe Bruggisser – facevano praticamente tutti parte dell’élite economica svizzera degli Anni ’90.

Respinte tutte le accuse

La pubblica accusa aveva richiesto nei loro confronti pene che variano da 6 a 28 mesi di prigione, più sanzioni pecuniarie fra 38’000 franchi e oltre un milione. A detta della procura, i responsabili di Swissair avevano commesso reati e omissioni che hanno portato alla fine della compagnia.

La richiesta di pena più severa concerneva Mario Corti, per il quale la pubblica accusa esigeva 28 mesi di prigione, di cui 6 senza condizionale. L’ultimo presidente della direzione di SAirGroup era l’unico degli ex-dirigenti del gruppo zurighese che avrebbe rischiato di finire effettivamente in carcere.

Tutti gli imputati, tra cui lo stesso Corti, hanno respinto le accuse e chiesto la completa assoluzione. Per spiegare il tracollo della compagnia aerea, i diretti interessati e i loro avvocati hanno spesso citato gli attacchi terroristici di New York dell’11 settembre 2001.

Numerosi ex-dirigenti di Swissair hanno rivolto dure critiche al ministero pubblico e ai suoi esperti, accusandoli di aver commesso errori e aver inscenato un “processo-spettacolo”.

Imputati soddisfatti

Gli imputati del processo Swissair hanno reagito alla decisione della corte esprimendo soddisfazione e sollievo, ma senza lasciar trasparire toni di esultazione. Gli ex-dirigenti della compagnia area hanno speso molti elogi in favore della corte, il cui operato è stato qualificato come esemplare.

Secondo Vreni Spoerry, ex-consigliera di amministrazione di SAirGroup ed ex-senatrice del Partito liberale radicale, la sentenza confermerebbe il fatto che gli amministratori di Swissair non ha mai agito in malafede e con intenti criminali, bensì facendo tutto il possibile nell’interesse della compagnia aerea.

“Sono contento che i giudici abbiano stabilito che non ho commesso nulla di condannabile”, ha affermato Thomas Schmidheiny. L’industriale, ex-membro del consiglio di amministrazione di SAirGroup, si è detto favorevolmente impressionato dalla corte, che non ha espresso il suo verdetto con estrema chiarezza.

Soddisfazione anche da parte di un altro ex-amministratore, Bénédict Hentsch. “Ho sempre sostenuto che l’accusa era infondata”, ha affermato il banchiere ginevrino.

“Per me il caso non è però ancora chiuso”, ha affermato da parte sua Eric Honegger, che per breve tempo aveva assunto anche la direzione operativa della compagnia aerea. L’ex-ministro zurighese ha dichiarato che questa vicenda lo accompagnerà per il resto della vita.

Solo la prima tappa

Il processo penale tenuto presso il Tribunale distrettuale di Bülach rappresenta soltanto la prima tappa del procedimento giudiziario a carico degli ex-responsabili di Swissair.

Entro il 20 giugno i giudici della corte distrettuale dovrebbero comunicare l’inoltro di eventuali ricorsi contro la sua sentenza. In caso di ricorsi, il tribunale di seconda istanza non avrà tempo da perdere, visto che il termine di prescrizione per alcuni dei reati in esame scadrà già a metà del 2008.

Per ora la procura pubblica zurighese non ha ancora deciso se ricorrere in appello. Il procuratore Christian Weber ritiene che in alcuni punti le possibilità di riuscita di fronte all’istanza superiore siano buone.

Il ministero pubblico zurighese sta inoltre preparando un secondo processo, di carattere civile, in relazione al fallimento di Swissair. Questa volta saranno messe sul banco degli imputati tutte le questioni legate alle norme contabili.

swissinfo e agenzie

Il fallimento della Swissair è stato il più importante della storia economica svizzera e uno dei più grandi anche a livello europeo.

Per cercare di salvare la compagnia, dalla quale è nata in seguito Swiss, sono stati iniettati invano circa 4 miliardi di franchi di denaro pubblico e privato.

In fase di liquidazione, sono stati oltre 13’000 i creditori che hanno chiesto dei risarcimenti per una somma complessiva di quasi 49 miliardi di franchi.

Il responsabile della liquidazione ha poi ammesso una somma di 9,7 miliardi, di cui però solo 1,6 miliardi erano a disposizione.

Il fallimento di Swissair è costato circa 9’000 posti di lavoro

Tutti i 19 ex responsabili della defunta compagnia aerea alla sbarra a Bülach per il processo Swissair sono stati assolti.

Mario Corti si è inoltre visto attribuire un’indennizzo di 488’000 franchi.

Jacquelin Fouse: 230’000 franchi.

Lukas Mühlemann: 196’000 franchi.

Bénédict Hentsch: 192’000 franchi.

Vreni Spoerry: 187’829 franchi.

Eric Honegger: 99’000 franchi.

Jan Litwinski: 32’256 franchi.

Andreas Simmen: 18’000 franchi.

Philippe Bruggisser: 80’000 franchi ma dovrà per contro partecipare ai costi del processo.

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