Un bimbo su dieci nasce prematuro
La Svizzera registra uno dei tassi più elevati d'Europa per quel che riguarda i neonati prematuri: secondo gli esperti ciò si spiega con l'aumento dell'età media delle madri e con i parti multipli.
Secondo uno studio dell’Ufficio federale di statistica (UFS), il 90% delle gravidanze si conclude a termine mentre l’1% va invece al di là dei tempi previsti.
Nel 2004, su 72’125 nascite registrate negli ospedali, il 9% dei bambini sono venuti alla luce prima della 37esima settimana di gravidanza, ha indicato lunedì l’UFS. Con questo tasso di nascite premature, la Confederazione si situa al secondo posto della graduatoria europea, dietro l’Austria.
A livello mondiale, un tasso più elevato si riscontra soltanto negli Stati Uniti, dove il costante aumento di questa tendenza ha potuto essere statisticamente provato e riflette le lacune del sistema sanitario pubblico americano.
Al contrario, in Svizzera il trend al rialzo è soltanto ipotizzato: non sono infatti disponibili dati storici a sufficienza.
In generale, secondo Hans Ulrich Bucher, professore di neonatologia all’Università di Zurigo, le cause all’origine di questo sorprendente fenomeno nella Confederazione sono sostanzialmente due: da un lato l’aumento dell’età media delle madri al momento del primo parto, dall’altro l’incremento dei parti multipli.
I gemelli, secondo la ricerca, costituiscono il 3,5% dei neonati ma ben il 61% di loro nasce prima delle normali scadenze. Ciò ha un’influenza anche sui costi della salute, in quanto i parti prematuri implicano sempre un’ospedalizzazione.
In buona salute
I neonati che nascono a termine, afferma ancora la statistica, pesano in media 3,372 chilogrammi per una lunghezza di 49,6 centimetri. I bimbi prematuri pesano invece 2,5 chilogrammi per 45,7 centimetri.
La stragrande maggioranza dei neonati viene al mondo in buona salute e senza particolari complicazioni. Soltanto il 2,8% presenta una malformazione più o meno grave, principalmente al cuore.
Nel 2004 sono stati 133 gli ospedali che hanno registrato nascite, il che corrisponde a 542 parti per nosocomio, con comunque forti disparità regionali.
La studio ha inoltre confermato che il momento del parto è chiaramente influenzato dalla medicina. Durante i fine settimana vengono al mondo nettamente meno bambini rispetto agli altri giorni. La fascia oraria tra le 8.00 e le 9.00 del mattino è inoltre nettamente la più “produttiva”. Questa concentrazione si spiega con il ricorso ai parti cesarei pianificati.
swissinfo e agenzie
Il tasso di fertilità o di natalità (numero di bambini per donna) svizzero è di 1,44. La Confederazione si trova così ad un livello medio nel contesto europeo.
Il tasso è particolarmente elevato in alcuni paesi in via di sviluppo, come il Mali (7,38), il Niger (7,37) e l’Uganda (6,84).
Tra i paesi sviluppati, gli Stati Uniti (2,09), la Francia (1,92) e l’Islanda (1,91) sono caratterizzati da tassi piuttosto elevati. Ai piedi della scala figurano invece l’Italia e la Spagna (1,31) oltre alla Lituania (1,21).
I tassi più bassi a livello mondiale sono quelli della Cina (1,12) e di Singapore (1,07).
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