Un paese dei balocchi per bambini e adulti
Modelli di treni e aerei, tavoli da calciobalilla, giochi di società, costruzioni, tanto per citarne solo alcuni. Berna ospita «Suisse Toy», una grande fiera dedicata ai giocattoli che si rivolge a tutte le fasce d'età.
In occasione dell’edizione 2007, è inoltre stato per la prima volta consacrato ampio spazio ai videogiochi.
C’è proprio tutto, anzi di più. Troviamo il G-2000, ossia un «calciobalilla dalla classe elevata, che combina eleganza a robustezza e professionalità del gioco»; ma c’è pure il G-3000 – «brillante e coloratissimo, per coloro che amano le novità» – e addirittura il G-5000, «il top della gamma, dalla linea raffinata, dotato di piedini livellatori e manopole con inserti in legno».
Non lasciarsi trasportare dall’entusiasmo è oggettivamente difficile, e non soltanto per chi è appassionato di questo nobile passatempo. Visitando gli spazi di«Suisse Toy», sembra infatti di essere atterrati su una specie di luna-park in cui a ogni angolo si vedono giocattoli sfavillanti e infiniti accessori per aumentare il divertimento.
Per l’ottava volta, l’area fieristica della città di Berna diventa durante alcuni giorni un vero paese dei balocchi, in cui adulti e bambini possono vedere, provare e – i più fortunati – acquistare ogni tipo di giocattolo.
I grandi classici
Appena entrato nel perimetro dell’esposizione, il visitatore è confrontato a una prima scelta: decidere se dirigersi verso il padiglione alla sua sinistra – quello, presente per la prima volta a Suisse Toy, dedicato ai videogiochi – oppure svoltare a destra e cominciare la visita dalle sezioni dedicate ai giochi più classici. Optiamo per questa seconda possibilità.
Una cosa salta subito all’occhio: bambini e genitori sono impegnatissimi ovunque, e talvolta non è facile capire chi si sta divertendo di più. Giochi di costruzioni, mattoncini, incastri: la sfida tra generazioni è appassionante e la concentrazione è massima. Chi riesce a edificare la torre più alta? Chi la pista di biglie più lunga?
Non mancano nemmeno le offerte di giochi creativi. La pasta da modellare esercita sempre un fascino irresistibile, così come le matite colorate e i pennelli. E sempre a proposito di grandi classici, va segnalata una vasta scelta di peluche.
Giochi da tavolo e da parete
Poco distante – vagando tra le molte postazioni dedicate ai giochi di società – si entra nell’affascinante mondo del poker, un passatempo in voga soprattutto fra i bambini… più cresciuti. Tappeto verde, gettoni, carte e tavoli da gioco; chi lo desidera, può farsi spiegare le regole ed effettuare prove dal vivo, giusto per sentire l’ebbrezza delle prime puntate e magari delle prime, simboliche, vincite.
Dal tavolo alla parete, il passo è breve. Accanto ai calciobalilla, vi è tutto il necessario per avvicinarsi a un’altra classica attività «da bar» (ma non solo): bersagli, freccette, segnapunti per tutti i gusti, e vinca il migliore.
E per chi preferisce i passatempi più tranquilli? Nessun problema: l’area consacrata ai puzzle garantisce una vastissima scelta di quadri, paesaggi e animali da ricomporre, tempo e pazienza permettendo.
Aeroporti e stazioni
Pur non essendo un gioco nel senso stretto del termine, anche il modellismo è presente a Suisse Toy; aeroplani, battelli, automobili e materiale rotabile in miniatura sono ricostruiti nei minimi particolari. Qui i visitatori sono soprattutto adulti: uno di loro esamina con grande attenzione una locomotiva d’epoca, mentre un altro ferroamatore osserva con ammirazione un grande plastico ferroviario, completo di gallerie e stazione.
Anche un bambino non riesce a staccare gli occhi dalla ricostruzione e segue con lo sguardo il percorso del piccolo convoglio. Il padre cerca di convincerlo a continuare la visita: «dai, vieni, tanto fa sempre lo stesso giro».
Una nuova maniera di videogiocare
Per l’ultima tappa del piacevolissimo periplo raggiungiamo il capannone 310, quello in cui si possono toccare con mano le piattaforme e i videogiochi più recenti. Qui ci aspettiamo di trovare soprattutto ragazzi, ma in realtà anche gli adulti sono moltissimi.
A riscuotere grande successo è soprattutto la console «Wii» di Nintendo che funziona in modo assai diverso da quello tradizionale. Grazie a un sensore, il giocatore, muovendo la manopola, trasmette il movimento mimato direttamente al personaggio sullo schermo.
«Questo tipo di controllo, molto più semplice e immediato da imparare anche per chi non ha lunga esperienza videoludica alle spalle, si è rivelato pagante. È stata infatti reinventata la maniera stessa di giocare, coinvolgendo un pubblico nuovo come adulti di una certa età e ragazze», sintetizza l’esperto di robotica e nuove tecnologie Roberto Brega.
«La scommessa si è rivelata vincente proprio per un principio fondamentale: un gioco non può essere soltanto all’avanguardia a livello tecnico, ma deve soprattutto essere divertente per chi lo pratica», conclude Brega. E soprattutto, si può aggiungere, non deve mancare la voglia di giocare.
swissinfo, Andrea Clementi
L’edizione 2007 della fiera del giocattolo «Suisse Toy» riunisce circa 250 espositori;
L’anno precedente, Suisse Toy è stata visitata da 62’000 persone, ossia 7’000 in più rispetto al 2005;
A margine della manifestazione, l’Associazione svizzera dei giocattoli ha distribuito otto «Suisse Toy Award», premiando giocattoli in altrettante diverse categorie. La giuria, composta prevalentemente da bambini, ha valutato 106 prodotti;
L’esposizione è ospitata negli spazi della Bea expo di Berna; Suisse Toy è aperta fino a domenica 7 ottobre, dalle 10 alle 18.
Una delle attrazioni ludiche di Suisse Toy è la versione più recente del «Monopoly svizzero». L’ultima edizione del popolarissimo gioco di società – disponibile da inizio mese – è stata realizzata sulla base di una votazione via sms e internet, a cui hanno partecipato oltre 100’000 persone.
Il pubblico aveva la possibilità di scegliere il cantone preferito: a quelli che hanno ricevuto il maggior numero di preferenze sono state attribuite le caselle più redditizie del gioco. Il risultato è sorprendente, poiché il più votato è risultato essere il piccolo cantone di Uri, che si aggiudica così l’ambitissima «Paradeplatz»… di Zurigo.
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