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Under 21: al via gli europei

Le speranze svizzere affronteranno nel primo girone Inghilterra, Portogallo e Italia Keystone

Da giovedì, la Svizzera ospita i campionati europei di calcio. Una sfida molto difficile per i giovani talenti rossocrociati, dopo l'exploit degli under 17.

Da giovedì, la Svizzera ospita i campionati europei di calcio. Una sfida molto difficile per i giovani talenti rossocrociati, dopo l’exploit degli under 17.

Il meglio del calcio europeo che…verrà. Otto squadre, suddivise in due gruppi che si daranno battaglia per il titolo europeo di calcio, riservato ai ragazzi Under 21. E tra le “magnifiche” otto vi è anche la selezione svizzera, diretta da Challandes e che si è qualificata per la prima volta nella storia. Teatro della manifestazione il territorio elvetico, dall’Hardturm di Zurigo alla Pontaise di Losanna, dal St. Jakob Park di Basilea alle Charmilles di Ginevra.

I “titani” in un gruppo di ferro

I ragazzi di Challandes, che si sono preparati ad Ovronnaz, sono stati inseriti nel Gruppo A con Inghilterra (allenata da David Platt), Portogallo (Carlos Alberto Silva) ed Italia (con Claudio Gentile che ha escluso Cassano).

Quella rossocrociata è una generazione con pochi picchi (Cabanas, Frei e Denicolà) ma ciononostante capace d’essere solida e competitiva grazie ad un accentuato spirito di reciproca sussidiarietà.

Il famoso tutti per uno e uno per tutti, insomma, specchiato meglio di qualsiasi altro commento in quella catena di mani unite che colpiscono al momento degli inni nazionali.

Cabanas, Frey, Gygax e Berisha

La squadra elvetica, ben amalgamata da Bernard Challandes, può contare su uon buo collettivo, ma anche sulla classe dei singoli. Come ad esempio quella di Riccardo Cabanas, leader del Grasshopper e richiesto nientemeno che dal Deportivo La Coruna, che disputerà la Champions League da agosto.

Altro asso nella manica è senza dubbio Alex Frei, il bomber che il Servette vuol cedere al Lugano e che ha già giocato – e segnato – con la Nazionale maggiore.

Daniel Gygax poi è un autentico “cavallo pazzo”, non solo perché gioca come a metà strada tra il centrocampo e l’attacco. Il biondo trequartista dello Zurigo ha grandi polmoni e un ottimo tiro. Potrebbe essere proprio lui la grande rivelazione di questi Europei.

Non bisogna dimenticare neppure Berisha (Young Boys), estroso e vivace attaccante che preferisce agire quale seconda punta..

Svizzera capitale europea dei … procuratori

La Svizzera sarà “invasa” da una miriade di procuratori e manager, alla ricerca dei migliori talenti sul continente. Il “valore commerciale” di questo parco-giocatori si situa a parecchi milioni di euro.

Ovvio che i “segugi” delle grandi squadre (Real Madrid, Bayern Monaco, Juventus, Paris St. Germain, ecc.) siano attratti da queste giovani promesse. Il Campionato europeo Under 21 potrebbe essere il trampolino di lancio per parecchi ragazzi di belle speranze.

Le “stelle” si chiamano Tomás Rosicky (il ceco del Borussia Dortmund, neo campione tedesco), gli italiani Andrea Pirlo (fantasista del Milan di Ancelotti), Emiliano Bonazzoli (Parma) e Alberto Gilardino (Verona), nonché i francesi Sydney Gouvu e Pegguy Luyindula, i quali formano una coppia d’attacc ben assortita.

Francia e Repubblica teste di serie nel Gruppo B

Dovrebbe risultare poco più di una semplice formalità, per le teste di serie Francia e Repubblica ceca, il passaggio ai quarti nel Gruppo B.

Attenzione però alla Grecia (che quest’anno ha portato il Panathinaikos ai quarti di finale di Champions League) e al Belgio, che a livello di nazionale maggiore ha escluso l’Olanda alla corsa per la Coppa del Mondo 2002.

Per la Svizzera, dopo il debutto di venerdì al’Hardturm di Zurigo contro la Nazionale inglese, il programma prevede lunedì un incontro con il Portogallo e mercoledì la terza partita contro l’Italia. Tre avversari difficili quindi per i rossocrociati, che sperano comunque di superare il girone eliminatorio, creando una piccola sorpresa.

Per finire, vale la pena segnalare che i biglietti per i match della Svizzera vanno a ruba. I ritardatari, stavolta, potrebbero avere torto.

Filippo Frizzi

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