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Vertice G8: agenti stranieri sulle rive del Lemano?

La consigliera federale Ruth Metzler e i responsabili di polizia del canton Ginevra e Vallese. Keystone

Forse la Svizzera sarà costretta ad assumere agenti stranieri per garantire la sicurezza del G8 che si terrà ad Evian.

I cantoni sono pronti a mettere a disposizione altri 800 poliziotti, ma sabato Vaud, Vallese e Ginevra ne avevano chiesti 1’500.

Nella città di Calvino è annunciata per il primo giugno una manifestazione antimondializzazione alla quale dovrebbero partecipare 100 mila persone.

“Da un punto di vista psicologico e politico”, ha affermato Ruth Metzler, “l’impiego per compiti di ordine pubblico di poliziotti stranieri su suolo svizzero rappresenta l’ultima ratio”.

Ad essere chiamati a dar man forte agli agenti svizzeri sarebbero forze di sicurezza tedesche. “Con la Germania”, ha precisato la responsabile del dipartimento di giustizia e polizia (DFGP), “esiste un accordo che permette questo tipo di collaborazione”.

La Germania pronta ad aiutare

Il ministro tedesco Otto Schily, “mi ha promesso aiuto in caso di bisogno, ma il tempo stringe”. Per la vicepresidente della Confederazione, il vertice del G8 che si terrà dal primo al tre giugno rappresenta una grande sfida per la Svizzera, soprattutto per le dimensioni che rischia di assumere questo evento.

Ad ogni modo, “il pericolo di attentati terroristici rimane per ora remoto”.
Una decisione finale sugli agenti stranieri verrà presa solo venerdì, quando si saprà anche quale contributo ulteriore potrà dare l’esercito alla sicurezza del G8.

Per tale impiego è prevista una riunione della commissione di sicurezza del Consiglio federale ma si attendono anche le ultime disponibilità dei cantoni. A un certo numero di soldati potrebbero essere affidati compiti di polizia, liberando altre forze per assicurare l’ordine pubblico.

Accordi diversi

Qualora la differenza tra l’ultima richiesta dei tre cantoni rivieraschi e le possibilità interne dovessero essere troppo grandi, il Consiglio federale non esclude l’impiego di agenti tedeschi sulle rive del Lemano, a protezione dell’aeroporto internazionale.

Il fatto che si debba ricorrere ai tedeschi invece che a poliziotti francesi, ha detto la ministra di giustizia e polizia, dipende dal fatto che con la Francia non esistono accordi paragonabili a quelli siglati con Bonn.

Ad ogni modo, ha detto la responsabile del Dipartimento di giustizia e polizia, i cantoni coinvolti nel G8 privilegiano una soluzione interna al problema della sicurezza, anche perché l’uso di polizie estere pone tutta una serie di problemi d’ordine tecnico legati alla dottrina di impiego, che cambia da Paese a Paese.

I cantoni, ha aggiunto la consigliera federale, hanno dimostrato disponibilità per altri 800 poliziotti a condizione che il loro impiego venga limitato al primo giugno.

Essi chiedono inoltre che venga discussa assieme la dottrina di impiego di queste forze e che sia garantito lo spostamento veloce sul territorio nazionale.

Proteste nel resto del Paese?

“Vi è infatti la possibilità”, ha detto il consigliere di Stato basilese Jörg Schild nonché presidente della Conferenza dei direttori cantonali di polizia, “che in altre città della Svizzera vengano organizzate proteste analoghe” – come per il WEF di gennaio – col rischio che non vi siano abbastanza forze per garantire l’ordine pubblico.

Micheline Spoerry, responsabile ginevrina di polizia e sicurezza, ha ringraziato i cantoni per la disponibilità manifestata. “I nostri calcoli”, ha tuttavia affermato la Spoerri, “ci dicono che mancano ancora 700 uomini per garantire la protezione delle cose e delle persone”.

La richiesta di 1500 agenti in più rispetto ai 1400 già promessi è stata fatta sabato dopo che il 19 aprile è stato reso noto lo spostamento della manifestazione dalla vicina Francia alla città di Ginevra.

“Alla luce di una nuova stima del numero di manifestanti previsto per il giorno di apertura del vertice, abbiamo corretto le nostre richieste”, ha specificato Micheline Spoerri.

La Confederazione si assumerà tutte le spese per i poliziotti convocati dal Consiglio federale. Si tratterà di circa 400 franchi per uomo al giorno. Il costo totale dell’operazione per i cantoni e la Confederazione è valutato a circa 40 milioni di franchi, di cui 18 milioni a carico della Francia.

swissinfo e agenzie

Richiesti da Vaud, Vallese e Ginevra 1’500 poliziotti in più
800 poliziotti di altri cantoni verranno a dare man forte
Per ogni poliziotto convocato il governo sborserà 400 franchi al giorno

I cantoni verranno incontro alla responsabile del dipartimento di giustizia e polizia e metterranno a disposizione altri 800 poliziotti, incaricati di mantenere l’ordine durante il vertice del G8 ad Evian.

In vista di manifestazioni anti vertice, il numero di uomini di cui dispone la Svizzera potrebbe però essere insufficiente.

La Germania, con la quale Berna ha stipulato un accordo in tal senso, si è detta disposta a venire in aiuto con i propri poliziotti.

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