Trent’anni fa, l’assegnazione da parte delle autorità municipali di Zurigo di un ingente contributo a un progetto di ristrutturazione dell’Opera, fece scoppiare una rivolta giovanile, che durò diversi mesi. I giovani criticavano in particolare il fatto che le autorità stanziavano grossi finanziamenti a favore della cultura borghese, dimenticando completamente la cultura alternativa e non commerciale.
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20 anni fa a Zurigo i moti giovanili
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«Il rock non è cultura!»: quest’affermazione del sindaco zurighese dell’epoca, Sigmund Widmer, ben sintetizza l’incomprensione che regnava, agli inizi degli Anni Ottanta, fra le autorità ed i giovani, sempre più scontenti della cultura chiusa dentro i confini delle istituzioni ufficiali. Per anni i politici ignorarono i bisogni dei giovani, ha recentemente osservato il politologo Hanspeter…
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Il facsimile del libretto rosso di Mao (con la stella, i ritratti dei grandi ideologi e gli slogan che inneggiano universalmente la rivoluzione comunista) è stato distribuito in tutte le cassette delle lettere della Svizzera, mentre uno spot con l’uso delle immagini di Castro, Lenin, Che Guevara, Marx & Co, sfilano sul piccolo schermo. Riacquistando…
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