Zelensky, la vittoria sarà nostra, spero entro quest’anno
(Keystone-ATS) Il 2023 sarà l’anno della vittoria dell’Ucraina, ma l’Occidente deve restare “unito” al fianco di Kiev. Volodymyr Zelensky segna così il primo anniversario dell’invasione russa, con un messaggio di fiducia al suo popolo ed un appello agli alleati.
Nella lunga conferenza stampa, Zelensky sembra anche dettare l’incipit del possibile nuovo capitolo sul piano diplomatico, lasciando la porta aperta ai negoziati con uno sguardo rivolto soprattutto a Pechino.
Dalla Cina spunti meritevoli
Il piano di pace cinese, bocciato dagli occidentali, contiene invece a suo avviso spunti meritevoli di essere approfonditi, a partire dalla difesa del principio di integrità territoriale, sottolinea Zelensky. Che a questo punto vuole incontrare direttamente Xi Jinping, l’unico davvero in grado – se lo volesse – di “premere” sulla Russia e fermare Vladimir Putin.
La giornata del leader ucraino è iniziata con un discorso alla nazione e una cerimonia dall’atmosfera solenne, con le truppe schierate nella piazza della Cattedrale di Santa Sofia, nel cuore di Kiev. Dopo un minuto di silenzio in onore delle vittime, Zelensky ha celebrato i “nuovi eroi”, i “difensori di Kiev, dell’Azovstal” e tutti coloro che hanno protetto “intere città”.
Sostegno “fino a quando necessario”
La fiducia nella vittoria finale è stata ribadita da Zelensky anche di fronte alla stampa internazionale: “Ci sono tutte le condizioni perché questo accada entro quest’anno”, ha sottolineato. Ma c’è una condizione indispensabile affinché tale successo sia “inevitabile”: che i partner di Kiev rimangano “uniti come un pugno” e non cedano alla tentazione di mollare, smettendo di fornire aiuti militari per una guerra che nessun Paese al mondo saprebbe vincere da solo, “forse solo gli Stati Uniti…”.
Su questo fronte la risposta dell’Occidente, ancora una volta, è stata soddisfacente per Kiev. I leader del G7, dopo una riunione virtuale a cui ha partecipato lo stesso Zelensky, hanno garantito che il loro sostegno continuerà fino alla fine, finché sarà necessario.