Zoo Basilea salva specie di rospi da estinzione grazie a privati
(Keystone-ATS) Dieci piccoli rospi, di una specie in grave rischio di estinzione, sono ospitati in due appositi terrari allo zoo di Basilea. Questo “asilo” ha lo scopo di salvare il rospo arlecchino del Rio Pescado, che è minacciato nella sua patria d’origine, l’Ecuador.
Tali anfibi crescono solo fino a circa tre centimetri di altezza e hanno un bellissimo disegno della pelle con punti neri su sfondo verde, grazie al quale si camuffano facilmente in una pianta con gli stessi motivi e colori, ha indicato oggi lo stesso giardino zoologico renano.
Il rospo arlecchino del Rio Pescado è in grave pericolo di estinzione. Già nel 1995 l’anfibio – originario dell’Ecuador – fu dichiarato praticamente estinto, fino a quando un ritrovamento casuale nel 2010 ha portato alla scoperta di una piccola popolazione ancora presente, ha spiegato Fabian Schmidt dello zoo di Basilea.
A suo avviso, la minaccia per tale specie di rospi è imputabile non solo all’uomo, che riduce sempre più gli habitat naturali, ma anche a una malattia dovuta a un fungo nella pelle degli anfibi che ha portato a un enorme calo della loro popolazione. Per questo il rospo arlecchino è entrato a far parte della lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e nell’elenco dei cosiddetti “Progetti di conservazione di cittadini” (Citizen Conservation Projekts).
Lo zoo di Basilea è – accanto a quello di Karlsruhe, in Germania – l’unico in Europa ad ospitare dieci rospi arlecchino. Ma come suggerisce proprio il termine “Citizen Conservation Projekt”, tale programma di allevamento è possibile soltanto grazie anche alla partecipazione di privati cittadini con una certa esperienza con gli anfibi.
Per il momento non si pensa ancora a rimetterli in libertà, ha precisato Schmidt, visto che si è ancora agli inizi del programma di allevamento. Si preferisce quindi non mescolare tali rospi con altri animali.