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Dietro le accuse nei confronti degli aiuti dell’UNRWA a Gaza

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Bambina sfollata a sud della Striscia di Gaza. KEYSTONE

Sta crescendo la pressione per smantellare l'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (UNRWA). Israele la accusa di collusione con il movimento islamista Hamas mentre donatori e donatrici in Svizzera stanno trattenendo i fondi destinati all'agenzia. SWI swissinfo.ch esamina le accuse da vicino.

Questa settimana, parallelamente al 55esimo Consiglio per i diritti umani riunitosi a Ginevra, UN Watch, una ONG svizzera pro-israeliana che sorveglia il sistema delle Nazioni Unite, ha organizzato un vertice di un giorno nelle vicinanze. Un solo tema era all’ordine del giorno e dava il titolo all’evento: “Summit internazionale per un futuro senza l’UNRWA”, la principale organizzazione di aiuto umanitario a Gaza.

Dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre contro Israele, l’UNRWA è stata bersaglio di affermazioni lesive. La più grave è emersa a fine gennaio: dodici membri dello staff dell’agenzia, sostiene Israele, hanno partecipato agli attacchi. L’UNRWA ha rapidamente scisso il contratto di questi impiegati e l’ONU ha aperto un’indagine.

Anche se Israele deve ancora fornire alle Nazioni Unite prove scritte delle sue accuse e l’UNRWA respinge le affermazioni secondo cui ha legami con Hamas, gli appelli per togliere fondi all’agenzia si stanno moltiplicando.

“La leadership israeliana è stata molto chiara nella sua intenzione di voler smantellare l’UNRWA”, dice Daniele Forti, analista presso Internazional Crisis Group. Smantellare l’agenzia dell’ONU è ora parte del piano di IsraeleCollegamento esterno per la gestione di Gaza una volta che la sua guerra contro Hamas – lanciata dopo gli attacchi del 7 ottobre – giungerà al termine.

L’impatto delle accuse contro l’UNRWA è stato profondo: molti dei maggiori donatori dell’agenzia hanno sospeso i finanziamenti. All’agenzia ora manca circa la metà del budget da 880 milioni di dollari mentre è confrontata con una crisi umanitaria senza precedenti a Gaza.

L’UNRWA è un’organizzazione politica?

L’Assemblea generale dell’ONU ha creato l’UNRWA per fornire assistenza umanitaria alle persone palestinesi fuggite dalle loro case nell’ambito della guerra arabo-israeliana del 1948. Fornisce servizi essenziali come le cure mediche a circa 5,9 milioni di rifugiate e rifugiati palestinesi a Gaza, in Cisgiordania, Gerusalemme est, Giordania, Siria e Libano.

Tuttavia, il direttore esecutivo di UN Watch Hillel Neuer osserva l’organizzazione sotto un’altra lente: “Lo scopo dell’UNRWA non è umanitario, ma politico”, afferma in un’e-mail a SWI swissinfo.ch,

Daniele Forti spiega che il desiderio di liberarsi dell’UNRWA ha molto a che fare con la simbologia politica dell’organizzazione. “Per alcuni, l’UNRWA è una sorta di garanzia della comunità internazionale che un giorno le persone palestinesi avranno diritto a tornare nella loro terra d’origine nell’ambito di eventuali negoziati per una soluzione a due Stati”, dice. “Per la stessa ragione, Israele considera l’UNRWA come una legittima sfida alla sua sovranità”.

L’idea di sciogliere l’UNRWA – cosa che solo l’Assemblea generale dell’ONU può fare – sta prendendo piede. UN Watch sostiene che 12’000 persone hanno partecipato al suo summit di un giorno online e di persona, anche se Le Temps ha scritto che la partecipazione è stata bassa e che il pubblico presente era formato da convinti [oppositori dell’UNRWA]”. Neuer afferma che già 140’000 persone hanno firmato una petizione online di UN Watch per sciogliere l’UNRWA.

I presunti legami dell’UNRWA con Hamas

Hillel Neuer e altre persone hanno praticato del lobbismo per mettere fine all’UNRWA sostenendo che l’agenzia dà rifugio a dei terroristi. Israele la accusa dicendo che il 10% delle circa 13’000 persone che lavorano per UNRWA a Gaza hanno legami con Hamas, considerata un’organizzazione terroristica da molti Paesi, tra cui gli Stati Uniti. Anche le autorità svizzere si stanno muovendo in tal senso. In totale, l’UNRWA impiega oltre 30’000 persone nella regione. Il responsabile dell’UNRWA Philippe Lazzarini, dal canto suo, afferma che da quando ha preso il timone dell’agenzia nel 2020 non ha mai sentito Israele esprimere preoccupazioni riguardo il personale. L’organizzazione trasmette a Israele ogni anno la lista delle persone impiegate. “Quando chiediamo a Israele da dove viene questo dato del 10% e quali sono le prove, non otteniamo risposte”, ha dichiarato Lazzarini a Le Temps.

Contattata per e-mail, l’ambasciata israeliana a Berna ha indicato che Israele aveva trasmesso i nomi di “agenti di Hamas” che lavorano per l’UNRWA a quest’ultima – non di recente, ma nel 2011 e 2012 – e che quest’ultima da allora non ha preso nessuna misura. Secondo il Wall Street Journal, un rapporto dei servizi di intelligence statunitensi pubblicato in febbraio afferma che non ci sono prove che dimostrino che l’UNRWA avesse legami con Hamas.

“Abbiamo le prove” che l’UNRWA ha dato soldi a Hamas, ha dichiarato a gennaio Pierre-André Page, parlamentare dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) e membro della Commissione affari esteri del Consiglio nazionale, alla radio pubblica francofona RTS.

Interpellato su queste prove, Pierre-André Page non ha voluto commentare. In un’e-mail a SWI swissinfo.ch, ha detto che la commissione avrebbe ascoltato il direttore dell’UNRWA Philippe Lazzarini in un’audizione che si terrà alla fine di marzo. “Spero che ci fornisca informazioni importanti e precise”, ha dichiarato Page.

Avere contatti con Hamas, che controlla Gaza dal 2007, è inevitabile per l’UNRWA, la quale fornisce servizi alla popolazione, sottolinea Forti. Ma, aggiunge, l’agenzia è stata attenta a mantenere questa cooperazione a un livello strettamente tecnico, “in modo da salvaguardare la sua neutralità e proteggere il suo mandato operativo”.

Lazzarini ha ammesso a Le Temps che l’agenzia opera in “un ambiente estremamente complesso… dove è difficile avere un rischio zero”. Per affrontare questo ambiente, un mese prima delle accuse contro i dodici dipendenti, le Nazioni Unite hanno commissionato uno studio indipendente per esaminare i processi di assunzione e le contromisure dell’UNRWA in caso di cattiva condotta del personale. Il rapporto finale è atteso per aprile.

Legame tra violenza e scuole UNRWA

L’UNRWA è stata anche accusata di promuovere la violenza nelle sue scuole. A Berna, il Parlamento svizzero ha recentemente esaminato una proposta di taglio dei fondi dell’agenzia, presentata da esponenti del partito di destra conservatrice Unione democratica di centro (UDC). I deputati hanno citato i rapporti di IMPACT-se, un organo di controllo britannico-israeliano sull’istruzione che da tempo accusa l’UNRWACollegamento esterno di insegnare l’odio verso Israele.

“Quello che abbiamo visto il 7 ottobre è direttamente collegato al programma scolastico”, ha dichiarato Marcus SheffCollegamento esterno, direttore di IMPACT-se, alla CNN in gennaio. Allo stesso modo, UN Watch sostiene che gli insegnanti dell’UNRWA hanno celebrato l’attacco di Hamas, che ha ucciso 1’200 persone, in un gruppo di discussione su Telegram. L’agenzia ha rispostoCollegamento esterno che è impossibile verificare se uno dei 3’000 membri del gruppo di discussione fosse dipendente dell’UNRWA.

Lazzarini ha già accusato UN Watch e IMPACT-se di fare disinformazione. Jo Kelcey, ricercatrice post-dottorato presso la Lebanese American University di Beirut, ha scritto la sua tesi sul programma educativo dell’UNRWA. Sostiene che le critiche formulate da questi gruppi “sono caratterizzate da un approccio polemico piuttosto che dalla ricerca”. Kelcey cita uno studio indipendente sui libri di testo scolastici condotto nel 2021 dall’Istituto Georg Eckert in Germania. Secondo questa fonte, le affermazioni di IMPACT-se contengono “conclusioni esagerate basate su lacune metodologiche”.

Le scuole dell’UNRWA, che accolgono circa 540’000 bambini e bambine palestinesi nella regione, utilizzano libri di testo del Paesi ospitanti e insegnano un curriculum accreditato.

Si tratta probabilmente del programma di studi più esaminato e controllato al mondo. “Il numero di studi e analisi non è paragonabile ad altri”, commenta Kelcey. Ma alcune valutazioni hanno evidenziato dei problemi. L’Istituto Georg Eckert, ad esempio, ha scoperto che alcuni libri utilizzati dall’UNRWA, benché soddisfino gli standard dell’UNESCO in materia di educazione politica e diritti umani, contengono una retorica antisemita. L’agenzia delle Nazioni Unite ha risposto che ha esaminato i problemi segnalati in passato e che controlla regolarmente il contenuto dei libri scolastici.

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KEYSTONE

La maggior parte dei fondi del principale donatore dell’UNRWA, gli Stati Uniti, è destinata all’istruzione. Washington è uno dei 16 Paesi donatori che hanno ritirato i finanziamenti all’agenzia nelle ultime settimane.

Altre agenzie potrebbero sostituire l’UNRWA?

Secondo Neuer, l’UNRWA potrebbe “essere gradualmente sostituita da altre agenzie delle Nazioni Unite. Ad esempio, quelle che attualmente rispondono ai bisogni umanitari di oltre 20 milioni di persone in Sudan”.

Secondo Kelcey, si tratta di un fraintendimento del ruolo delle organizzazioni ONU. L’agenzia per i rifugiati UNHCR, spesso citata come alternativa all’UNRWA, non ha il mandato di lavorare in aree sotto occupazione o di fornire ampi servizi sanitari ed educativi.

“Non si può ipotizzare una sostituzione identica”, concorda Forti. “L’UNRWA svolge attualmente un ruolo inestimabile negli aiuti umanitari”. A suo avviso, una riduzione significativa delle sue operazioni aumenterebbe immediatamente il rischio di instabilità in tutta la regione. E sbarazzarsi dell’UNRWA non sarebbe nemmeno nell’interesse di Israele, aggiunge, poiché starebbe allo Stato ebraico garantire alle persone rifugiate palestinesi i servizi di base attualmente forniti dall’agenzia.

A Gaza, più di due milioni di persone dipendono dagli aiuti umanitari. L’UNRWA sostiene di avere fondi sufficienti per garantire un altro mese di operazioni e mette in guardia da un’imminente carestia nel territorio. La Svizzera, nono contributore al bilancio dell’UNRWA in base ai dati del 2022, sta trattenendo 20 milioni di franchi fino alla pubblicazione dei risultati dell’indagine e della revisione indipendente delle Nazioni Unite.

“È molto difficile immaginare questa regione – e la situazione in questo particolare momento – senza il lavoro dell’UNRWA”, afferma Kelcey. “Ed è anche difficile ipotizzare quanto la situazione potrebbe deteriorarsi senza il lavoro dell’agenzia”. Donatori quali l’Irlanda, il Belgio, la Spagna, la Norvegia e il Kuwait continuano a finanziare l’organizzazione e a ribadire la loro fiducia in essa. Un segnale che la ricercatrice considera incoraggiante.

A cura di Virginie Mangin/livm/ac, traduzione di Zeno Zoccatelli

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