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AVS al nazionale, trasporti e budget a Stati

In futuro, donne e uomini dovrebbero andare in pensione a 65 anni, ma i sindacati sono già sul piede di guerra. KEYSTONE/GAETAN BALLY sda-ats

(Keystone-ATS) Riprendono stamane i lavori alle Camere federali. Al Consiglio nazionale (08.00-13.00) è in programma la stabilizzazione dell’AVS, tema giunto alle divergenze dopo che le Camere hanno già accettato l’idea di innalzare l’età di pensionamento delle donne a 65 anni.

La Commissione della sicurezza sociale ha proposto un compromesso sulle misure di compensazione per le donne che dovranno andare in pensione un anno dopo l’età attuale. In primis, come gli Stati, propone che il supplemento sia pagato alle prime nove coorti. Tuttavia, ha rivisto il livello di compensazione. Dovrebbe essere fissato tra i 140 e i 40 franchi al mese. Una minoranza del PLR vorrebbe invece versare tale compensazione alle prime sette coorti.

La compensazione

La prima coorte, che dovrà lavorare fino all’età di 64 anni e 3 mesi, riceverà un quarto del supplemento, mentre la seconda coorte, che andrà in pensione all’età di 64 anni e 6 mesi, riceverà metà del supplemento. In giugno, il plenum aveva fissato una compensazione tra 50 e 150 franchi, ma per le prime sei coorti. In settembre, i senatori hanno aumentato il supplemento tra 100 e 240 franchi.

Seguendo gli Stati, la commissione propone che il 32% delle risorse risparmiate con l’innalzamento dell’età pensionabile delle donne sia utilizzato a loro beneficio. La commissione si adegua anche al modello di un supplemento graduato basato su criteri sociali proposto dai “senatori”. Tuttavia, i supplementi verrebbero pagati solo alle donne che hanno lavorato fino all’età di riferimento.

Le donne con redditi modesti o medi sarebbero favorite. Potrebbero ritirare la loro pensione fino a tre anni prima dell’età di riferimento a condizioni favorevoli. Le donne ad alto reddito, invece, non dovrebbero beneficiarne. La possibilità di prepensionamento non dovrebbe essere resa inutilmente attraente in questo caso, secondo la commissione.

Come ricordato, le due camere si sono già accordate sull’innalzamento dell’età pensionabile per le donne. Il Parlamento ha anche deciso di aumentare l’IVA; i proventi saranno destinati a finanziare il regime assicurativo. L’aumento sarà di 0,4 punti percentuale. Il Consiglio federale aveva proposto lo 0,7%.

Trasporti e Covid

Il Consiglio degli stati (08.15-13.00) dovrà in prima battuta affrontare il secondo pacchetto di sostegno ai trasporti pubblici messi in difficoltà dalla pandemia. Il Nazionale si è già espresso per un finanziamento di 215 milioni di franchi per il 2021.

Il nuovo pacchetto di misure intende estendere di un anno la durata della legge esistente che attualmente concerne il solo 2020. L’aiuto finanziario va fornito a favore del traffico regionale viaggiatori, del traffico locale e del traffico turistico nonché del traffico merci ferroviario. Ne è invece escluso il traffico a lunga distanza.

Per quel che concerne il traffico regionale viaggiatori è previsto che Confederazione e Cantoni coprano a posteriori il disavanzo 2021 con un contributo supplementare una tantum. Le imprese di trasporto devono partecipare ai costi proporzionalmente alle rispettive possibilità finanziarie.

Berna finanzierà, ma a tempo limitato, anche le offerte turistiche sostenute dai cantoni. I rispettivi criteri e procedure sono determinati analogamente all’anno scorso.

Preventivo 2022

In seguito, i “senatori” dovranno riesaminare il Preventivo 2022 della Confederazione. La settimana scorsa, gli Stati hanno approvato il bilancio con un uscite superiori di 235 milioni di franchi rispetto a quanto previsto dal Governo. Il Nazionale ha votato un aumento delle uscite di 273 milioni.

Il preventivo del Consiglio federale prevede un deficit di circa due miliardi di franchi per l’anno prossimo, con spese di 80,725 miliardi di franchi ed entrate di 78,643 miliardi. Numerose misure economiche e sanitarie dovute alla pandemia dovranno infatti essere finanziate anche nel 2022.

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