Borsa svizzera: sempre incerta, lieve rialzo
(Keystone-ATS) La borsa svizzera fatica ancora a trovare un indirizzo preciso, anche se nel pomeriggio sembra muoversi con più decisione in territorio positivo. Alle 15.05 l’indice dei valori guida SMI segnava 6212,59 punti (+0,14% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in progressione dello 0,07% a 5713,70 punti.
A livello internazionale in primo piano rimane la crisi del debito nell’Eurozona, con le voci su un possibile taglio del rating della Francia e dell’Olanda. La pressione sui titoli di stato spagnoli, francesi e italiani continua a rimanere elevata.
Sul fronte congiunturale una boccata d’ossigeno è giunta dall’indice Ifo della fiducia delle imprese tedesche, salito in aprile a dispetto delle attese. Negli Usa General Electric ha presentato un trimestrale superiore alle previsioni.
Gli investitori sono però orientati alla prudenza: immediatamente prima del fine settimana, in cui sono previste le elezioni francesi e la riunione primaverile del Fondo monetario internazionale, la propensione al rischio è scarsa. Ad aumentare la volatilità è anche il fatto che arrivano a scadenza diversi derivati Eurex.
Sul fronte interno i realizzi di guadagno penalizzano Nestlé (-0,52%), che ha presentato risultati trimestrali giudicati buoni dagli analisti: è scattato insomma il principio del “sell on good news”. Novartis (-+,49%) ha virato in positivo dopo una decisione dell’autorità dei medicinali europea riguardo al suo preparato Gilenya. Buono fin dall’apertura è stato l’andamento del terzo peso massimo difensivo, Roche (+1,40%).
Sopra la linea con qualche timidezza si muove il comparto bancario, con UBS (+0,09%), Credit Suisse (+0,08%) e Julius Bär (+0,20%). Non molto più brillanti sono gli assicurativi Swiss Re (+0,36%) e Zurich (+0,59%).
Fra i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura tiene ABB (+0,49%), mentre in territorio negativo si attestano Adecco (-0,36) e Holcim (-0,64%). Poco tonico, come già ieri, appare il segmento del lusso: sono in perdita sia Richemont (-0,89%), sia Swatch (-0,80%). Syngenta (-1,16%) è sfavorita da un giudizio di Morgan Stanley.
Nel mercato allargato hanno informato sull’andamento degli affari Cytos (+5,17%) e Dottikon ES (non ancora scambiata). Da rilevare il tonfo di Petroplus (-9,09%).