Canone TV: problemi di fatturazione risolti
(Keystone-ATS) I problemi di indirizzamento delle fatture del canone radio/TV sono stati risolti, anche se servirebbe una digitalizzazione delle correzioni degli errori. È quanto ha reso noto oggi la Commissione della gestione degli Stati, che ha fatto il punto della situazione.
Secondo la commissione, si legge in un comunicato odierno dei Servizi del Parlamento, la qualità dei dati usati come base per la fatturazione è migliorata notevolmente. La cooperazione tra le autorità federali, l’agenzia di riscossione (Serafe) nonché i Cantoni e i Comuni nel correggere gli errori di indirizzamento sembra funzionare in modo soddisfacente.
Ad oggi, il tasso di errori risulta inferiore all’1%, una quota più bassa del limite tollerato per legge. Il miglioramento della qualità dei dati deve comunque rimanere un obiettivo permanente, secondo la commissione. Vi è ad ogni modo rammarico per la decisione di rinunciare a un’ulteriore digitalizzazione dei processi, a causa dei costi elevati e delle complicazioni tecniche.
Costi supplementari
Serafe nella primavera 2021 ha presentato un elenco di costi aggiuntivi che andavano oltre il suo elenco degli obblighi. L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) ha deciso di concedere un risarcimento di 3,1 milioni di franchi. I costi sono dovuti in gran parte al fatto che la trasmissione dei dati effettuata dai Cantoni non era in parte conforme ai requisiti legali. La commissione in questo caso ritiene convincenti le argomentazioni dell’Ufficio.
La commissione ha poi preso atto del fatto che Serafe si attende altri costi aggiuntivi nei prossimi anni, che tuttavia andranno diminuendo. Il Consiglio federale, si legge nella nota, dovrebbe provvedere a modificare l’elenco dei compiti in base alle esperienze vissute.
In conclusione, ad oggi il sistema di riscossione del canone funziona bene e le difficoltà iniziali sono state in gran parte risolte. La commissione ha quindi chiuso i lavori su questo dossier.