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Caramelle: 2020 amaro per i produttori

Gli svizzeri hanno mangiato meno dolci l'anno scorso. KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER sda-ats

(Keystone-ATS) I produttori elvetici di caramelle hanno vissuto un 2020 amaro: il giro d’affari generato da bonbon, confetti, gomme da masticare e prodotti affini si è attestato a 321 milioni di franchi, il 12% in meno dell’anno precedente.

A livello di quantità è stata invece osservata una flessione minore, pari al -5% a 34’961 tonnellate, informa oggi in un comunicato Biscosuisse, l’organizzazione dell’industria dei biscotti e dei dolciumi.

In Svizzera sono state vendute 5664 tonnellate dei prodotti in esame, con un calo del 10% che ha influito anche sul fatturato (pure -10%, a 73 milioni). Le esportazioni si sono invece assestate a 34’777 tonnellate (-2%), con proventi per 308 milioni (-14%). Il consumo pro capite in Svizzera è sceso del 3,4% a 3,03 chilogrammi.

Biscosuisse spiega che la flessione degli affari è da ricondurre in primo luogo alla pandemia. Il settore è comunque anche confrontato con condizioni quadro, dettate dal mondo politico, che preoccupano chi opera nel ramo.

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