Cinema svizzero in passerella a Soletta
La 38esima edizione delle Giornate cinematografiche di Soletta si svolge da lunedì 20 a domenica 26 gennaio.
Anche quest’anno in cartellone molti documentari e telefilm, ma pochi film e lungometraggi presentati in prima visione.
Sei giorni intensi
Nelle otto sale cinematografiche a disposizione verranno proiettate 258 opere, fra film e video. In programma figurano 125 documentari (di cui 50 lungometraggi), 102 film di fiction (di cui 39 lungometraggi), 16 cortometraggi d’animazione e 15 pellicole sperimentali.
Oltre ad una settimana dedicata alla produzione nazionale, le Giornate di Soletta propongono pure una retrospettiva sul cameraman Pio Corradi, alcuni cortometraggi su Expo.02, diversi dibattiti e una serie di 27 film belgi, di cui 10 lungometraggi.
Il festival dovrebbe attirare come l’anno scorso circa 34’000 persone. Fra le diverse personalità attese figura almeno un consigliere federale.
Produzione svizzera troppo irregolare
Il direttore del festival, Ivo Kummer ha deplorato la mancanza di lungometraggi di fiction per il cinema: «È una situazione molto grave» – ha detto – poiché si tratta della «disciplina regina» del cinema. Inoltre la fiction è «molto importante» perché attira l’attenzione e può favorire delle coproduzioni.
swissinfo ha chiesto al direttore del festival il perché della penuria di film di fiction, se è dovuta alla mancanza di fondi o di idee. «Naturalmente è essenzialmente un problema di finanze. I film hanno bisogno di un grosso budget e la maggioranza dei film svizzeri sono coproduzioni di minoranza. Sono i Paesi stranieri che decidono quali film si producono nel nostro Paese e quando».
“Ciò, continua Kummer, determina una certa discontinuità della produzione in Svizzera . Un secondo problema è sicuramente strutturale. In Svizzera spesso l’autore del soggetto è anche il regista, il che determina tempi di produzione ancora più lunghi. A causa di ciò anche il ritmo delle produzioni rallenta.”
Vita, morte e folklore
Essenzialmente i film svizzeri recenti documentano la vita quotidiana in diverse parti del mondo, descrivono alcuni destini fuori dal comune o si avventurano nella sperimentazione visiva. Altri affrontano il tema della morte senza essere lugubri, oppure trattano di soggetti più folclorici della «Svizzera profonda».
Gli organizzatori del festival del cinema svizzero ammettono di avere qualche preoccupazione finanziaria, dato che dal prossimo anno l’UBS ritirerà la sua sponsorizzazione. «Si tratterà di trovare circa il 10 per cento del budget» (circa 150 mila franchi), ha spiegato in proposito il direttore Ivo Kummer.
swissinfo e agenzie
Budget: 1,4 milioni di franchi
34 mila spettatori nel 2002
258 film, tra cui 125 documentari, 50 lungometraggi
8 sale
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