Cinque artisti per l’arte ecologica
Recuperare l’usato, trasformarlo, dandogli altre funzioni. Cinque modalità espressive in mostra al Centro culturale svizzero a Milano.
Nel quadro dell’esposizione “Swiss Art Recycling”, una vetrina su gioielli, oggetti quotidiani e accessori.
Creativi, innovativi, gli artisti invitati hanno saputo dare alle loro creazione un’identità nuova. Ma chi sono? Eccoli:
Christiane Murner, stilista di talento, vive e lavora a Carouge dove ha aperto dal 1988 uno studio-boutique « L’Antre-Peaux ». Le sue creazioni hanno lo scopo di dare una seconda vita all’effimero grazie al riciclaggio delle tele di Expo.02 tramutate in sedie a sdraio, borse e accessori.
Christoph Schütz, originario di Berna, vive e lavora a Friborgo, espone fotografie e installazioni audio-video. Ha disegnato il Th, orologio-ricordo in edizione limitata, realizzato con il metallo del Monolite di Jean Nouvel, esposto all’Arteplage sul lago di Morat, durante l’Expo.02.
Verena Sieber-Fuchs, originaria del canton Appenzello, vive e lavora a Zurigo, espone gioielli e accessori creati recuperando piccole cose di utilizzo quotidiano, caratterizzati da uno humour contestatario e di grande effetto.
Anne-Claude Virchaux, tessitrice-stilista, lavora a Carouge dove ha aperto uno studio-boutique.
Crea arazzi e accessori in lino, seta, carta di giornale, riciclaggio dell’informazione del mondo d’oggi con una tecnica del mondo passato.
Léa Ammann-Toivanen, di origine finlandese, vive e lavora da anni a Berna, presenta collezioni in vetro riciclando bottiglie in oggetti utili e decorativi.
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