Cuore di mamma
Teresita De Heldner è la madre di Bettina, la giovane svizzera d'Argentina che ha deciso di rientrare in Svizzera.
Nella sua casa di Las Tunas, un villaggio nella provincia di Santa Fé, racconta speranze e timori per la figlia emigrata.
“Sento la mancanza di mia figlia ogni momento, ma sono ugualmente felice perché so che è andata in Svizzera a lavorare per migliorare il suo futuro”.
Gli occhi di Teresita De Heldner sono umidi quando parla della figlia Bettina, emigrante di ritorno. Nella terra dei nonni, il Vallese, è tornata per costruire un futuro che l’Argentina le nega.
Speranze e timori
Juan José Heldner è il fratello maggiore. Ad appena 32 anni ha già dovuto assumersi le responsabilità di capo famiglia, perché il padre è separato.
Come la madre, anche Juan José è contemporaneamente felice e preoccupato per la sorella partita per lavorare in un albergo di Naters: “Bettina era già stata in Svizzera due volte per alcuni mesi. Questa volta però starà via da casa per almeno 18 mesi”.
Maria Eugenia, Marita per i familiari, ha 19 anni ed è la sorella minore di Bettina. L’assenza della sorella le pesa: “Bettina mi manca molto. È molto attiva e partecipava a molte attività sociali, ricreative e religiose del nostro villaggio”.
Attività che ora porta avanti da sola, anche per mantenere vivo l’impegno della sorella. “Con Bettina ci sentiamo per telefono. Inoltre ci scriviamo anche attraverso la posta elettronica”.
“Prego per mia figlia”
L’emigrazione di Bettina viene considerata dalla sorella Marita come un atto di coraggio: “Io non so se riuscirei a partire, lasciando tutti i miei affetti familiari”.
La mamma di Bettina trova conforto per l’assenza della figlia nella preghiera: “Prego molto e questo mi aiuta ad andare avanti, perché solo ora mi sto rendendo conto che non la vedrò per almeno un anno e mezzo”.
Sergio Regazzoni, swissinfo, inviato speciale in Argentina
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