L’ultimo passo di danza per Maurice Béjart
Il coreografo francese Maurice Béjart è deceduto giovedì all'età di 80 anni all'ospedale universitario di Losanna. Soffriva di problemi cardiaci e renali.
La sua morte ha sollevato molto cordoglio in Svizzera, dove il noto artista viveva e dirigeva la sua compagnia dal 1987.
L’annuncio del decesso di Maurice Béjart, avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, è stato dato dal portavoce della sua compagnia di danza, il Béjart Ballet Lausanne.
Il celebre coreografo era stato ricoverato una settimana fa all’ospedale universitario del capoluogo vodese per essere sottoposto a una serie di cure. Il suo stato di salute si era poi aggravato, con nuovi problemi cardiaci e renali.
«Il maestro è scomparso fisicamente, ma la sua opera, la sua scuola e la sua compagnia sopravviveranno», ha reagito Yvette Jaggi, l’ex sindaco di Losanna grazie alla quale Béjart aveva deciso di stabilirsi in Svizzera.
Per Pascal Couchepin, ministro della cultura, «la morte di Béjart è una grande perdita per l’arte, ma anche per il nostro paese».
Pochi come Béjart
Béjart è senza dubbio stato «il creatore coreografico più popolare di tutti i tempi», ha dichiarato il giornalista Jean-Pierre Pastori, uno specialista del mondo della danza.
«La sua figura – ha affermato alla Radio svizzera romanda – mancherà sia dal punto di vista della creazione che dell’ispirazione».
Lo scrittore belga François Weyergans, amico di Béjart, ha dal canto suo salutato un «creatore dalla fecondità eccezionale». «Poca gente ha lavorato quanto lui», ha aggiunto Weyergans, che era a fianco del coreografo al momento del decesso.
Un funambolo alla ricerca di equilibrio
Ballerino ed in seguito coreografo, Maurice Béjart (nome d’arte di Maurice Jean-Berger) si era trasferito da Bruxelles a Losanna nel 1987. Nello stesso anno, aveva dato vita alla sua compagnia di danza contemporanea.
Con delle messe in scena a volte stravaganti è riuscito, non senza polemiche, ad avvicinare il pubblico al balletto e alla musica concreta. Tra gli interpreti preferiti da Béjart figurano Jorge Donn, Patrick Dupont, Gil Roman e Sylvie Guillem.
L’insegnamento è stato un elemento essenziale della sua vita. Ansioso di trasmettere il suo sapere, ha creato la scuola-atelier Rudra a Losanna, un istituto gratuito nel quale una quarantina di allievi imparano la danza, la musica, il teatro e le arti marziali.
Béjart, che avrebbe compiuto 81 anni il prossimo 1. gennaio, si considerava ciononostante più un «organizzatore di spettacoli e feste» che un coreografo. «Sono un funambolo alla costante ricerca di equilibrio», aveva detto di sé stesso.
Imparare dai gatti e dalla nonna
Mago dell’arte del tempo, Béjart aveva dichiarato di aver imparato la danza osservando i suoi gatti, scoprendo il mondo, guardando sua nonna mentre preparava la zuppa, ascoltando il ritmo delle ruote e dei binari durante i viaggi in treno e facendo della meditazione.
Nel corso della sua lunga carriera è stato onorato con diverse distinzioni, tra cui il premio tedesco della danza nel 1994. Otto anni prima in Giappone, era stato addirittura nominato membro dell’Ordine del Sol levante dall’imperatore nipponico.
Instancabile artista, Béjart aveva continuato a seguire l’allestimento della sua ultima creazione “Il giro del mondo in 80 giorni” anche durante la sua degenza in ospedale. Lo spettacolo sarà presentato a Losanna a partire dal mese di dicembre.
swissinfo e agenzie
Maurice Béjart ha creato circa 230 coreografie.
Kitch, ludici o strazianti, i suoi spettacoli possono essere interpretati come tante pagine della sua esperienza di vita e della sua personale ricerca dell’assoluto.
Fra i suoi maggiori successi figurano “Symphonie pour un homme seul” (1955), “Le Sacre du Printemps” (1959), “Boléro” (1961), “L’Oiseau de feu” (1970), “Notre Faust” (1975), “Ring um den Ring” (1990) e “Le Presbythère…!” (1997).
Nato il 1. gennaio 1927 a Marsiglia, figlio del filosofo Gaston Berger, Maurice Béjart entra nel mondo della danza giovanissimo.
Impara il mestiere di ballerino nella sua città natale, a Parigi e a Londra e ottiene nel contempo una laurea in filosofia.
Fa il suo esordio a Marsiglia nel 1945, poi fonda la sua prima troupe a Parigi nel 1954. Sei anni dopo, a Bruxelles, questa diventa il “Ballet du XXe siècle”.
Nel 1987 viene ribattezzata “Béjart Ballet Lausanne” quando il coreografo si trasferisce nel capoluogo vodese.
Nella sua lunga carriera, oltre ad aver creato coreografie in tutto il mondo, Béjart ha messo in scena delle opere musicali e teatrali, ha realizzato film e pubblicato libri.
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