Prospettive svizzere in 10 lingue

La Biblioteca nazionale si mette al passo coi tempi

La Biblioteca nazionale ha reso nota martedì a Berna la sua nuova strategia Keystone

La Biblioteca nazionale armonizza il suo nome sul piano elvetico e si allinea alle norme internazionali. In tedesco la «Landesbibliothek» diventa quindi «Schweizerische Nationalbibliothek».

Oltre all’unificazione del nome nelle tre lingue nazionali, la nuova strategia dell’istituzione è basata sulla digitalizzazione dei documenti e sullo sviluppo delle collezioni elettroniche.

La Biblioteca nazionale svizzera (BN) ha presentato martedì a Berna i suoi obiettivi per il quinquennio 2007-2011. Tre sono prioritari: costituire una collezione di pubblicazioni digitali, concentrare la propria offerta di servizi in alcune discipline e mettere a disposizione le proprie competenze in materia di conservazione della carta ad altre biblioteche.

e-Helvetica

La Biblioteca nazionale, ha spiegato la sua presidente Marie-Christine Doffey, colleziona, tramite il catalogo Helvetica, tutte le pubblicazioni edite in Svizzera o che hanno un legame con essa. La sua missione è di riunire, conservare e mettere a disposizione del pubblico il patrimonio culturale elvetico.

Dal 2001, la BN si impegna anche nella conservazione delle pubblicazioni digitali. Grazie alla collaborazione di case editrici, università, gestori di siti internet e istituzioni politiche, la Biblioteca nazionale ha potuto creare un nuovo catalogo, chiamato e-Helvetica, composto di CD-ROM, DVD, documenti digitali e pagine web.

Vista l’enorme quantità di documenti a disposizione, bisognerà operare una selezione, ha spiegato in una conferenza stampa Elena Balzardi responsabile della Sezione cataloghi. Oltre alle pubblicazioni commerciali, l’accento sarà dato ai siti web dedicati alla storia, alla letteratura, alla storia dell’arte e all’informazione.

Gli studenti, i docenti e i ricercatori sono gli utenti principali della Biblioteca nazionale che ha così deciso di sviluppare l’offerta tenendo conto delle loro esigenze. Le discipline quali storia svizzera, letteratura svizzera, scienze dell’informazione e della documentazione e arte svizzera saranno prioritarie. I documenti più richiesti saranno inoltre digitalizzati.

Conservazione della carta

La Biblioteca nazionale prevede di creare entro il 2011 un Centro di competenze per la conservazione della carta. La BN è infatti all’avanguardia nella conservazione di documenti e in alcuni settori, come nella deacidificazione della carta, partecipa attivamente alla ricerca internazionale.

Nel 2005, il Consiglio federale ha approvato un credito di 10 milioni di franchi per finanziare la continuazione fino al 2010 dei lavori di deacidificazione dei documenti storici della Confederazione.

La procedura impiegata consente di trattare ogni anno circa 120 tonnellate di documenti cartacei, prolungandone di almeno 150 anni la conservazione. Senza questo trattamento, una parte importante del patrimonio dell’Archivio federale e della Biblioteca nazionale andrebbe perso.

swissinfo e agenzie

Per adempiere ai suoi compiti, la BN dispone di 31 milioni di franchi annui (copertura dei costi di esercizio e del personale).
Impiega circa 160 persone per un totale di 117 posti a tempo pieno.

La Biblioteca nazionale svizzera (BN) raccoglie tutte le pubblicazioni che hanno un rapporto con la Svizzera.

Fondata nel 1895, essa conserva oggi più di 3 milioni di documenti che mette a disposizione del pubblico interessato.

La BN possiede inoltre delle collezioni speciali che sono conservate in seno ad istituzioni particolari: l’Archivio svizzero di letteratura (ASL), il Gabinetto delle stampe e, dal 2000, il Centro Dürrenmatt di Neuchâtel.

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