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La Francia incontra la sua «bella vicina»

Quando la bella vicina si chiama Elvezia (labellevoisine.fr)

Pro Helvetia, la fondazione svizzera per la cultura, presenta la produzione artistica elvetica contemporanea a Lione e nella regione Rhône-Alpes, dove vive un terzo degli svizzeri di Francia.

Dal 12 gennaio al 31 marzo 2007 un vasto programma proporrà più di 160 eventi in 16 città. Poi la Svizzera accoglierà a sua volta le opere degli artisti «vicini», fino al 2008.

«Avremo l’occasione di scoprire ciò che ci è vicino ma che conosciamo poco. Tra vicini ci si saluta, ma ci si conosce poco», afferma l’assessore alla cultura di Lione.

Patrice Beghain non nasconde a swissinfo la sua soddisfazione poter fare approfittare alla sua città della «scena artistica molto attiva e della diversità culturale e linguistica della Svizzera».

«Si trattava di mettere meglio in luce gli scambi esistenti con quella che i romandi chiamano ‘la Francia vicina’, ma anche di dare più visibilità all’insieme delle nostre creazioni», sottolinea Lukas Heuss di Pro Helvetia.

Lione piuttosto che Parigi

L’idea è stata lanciata nel 2002 dal consigliere federale Pascal Couchepin e dal primo ministro francese dell’epoca, Jean-Pierre Raffarin. Ovviamente è stata Pro Helvetia, che dedica il 60% del suo bilancio a progetti all’estero, ad essere incaricata dell’operazione. In collaborazione con Presenza Svizzera, le ambasciate dei due paesi, il Consolato generale di Svizzera a Lione e le istanze regionali.

«Abbiamo rinunciato a Parigi per paura di sparire dell’enorme offerta culturale della capitale. Abbiamo quindi scelto Lione, seconda città francese, con una vita culturale molto densa e con la quale la Svizzera ha già molte relazioni», spiega Roland Knobel, console svizzero a Lione.

«La nostra immagine qui è buona, tanto più che gli 85’000 iscritti nei nostri registri rappresentano la più importante comunità di svizzeri all’estero», aggiunge.

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Pro Helvetia

Questo contenuto è stato pubblicato al La Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia è una fondazione di diritto pubblico. Il suo mandato è di promuovere le attività culturali di interesse nazionale. Creata nel 1939, la Fondazione si impegna per offrire agli artisti ed intellettuali elvetici le migliori condizioni possibili per la creazione e diffusione delle loro opere e li aiuta…

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Un programma pluridisciplinare

L’ampio programma – che comprende teatro, musica, danza, cinema, letteratura, fumetti, design e architettura, ma anche un dibattito sulla democrazia diretta, degli scambi di studenti e una fondue gigante – prenderà il via il 12 gennaio 2007.

L’operazione ha dato la precedenza a progetti transfrontalieri, come l’opera teatrale «Les Coplporteurs», che unisce 4 teatri dei due paesi in un lavoro sulla nozione di frontiera.

La metà dei 44 progetti è stata creata appositamente per l’occasione. Tra cui momenti molto simbolici, come il doppio concerto (prima in Francia, poi in Svizzera) che associa un’orchestra e un giovane solista di ogni paese nell’interpretazione di un’opera dello svizzero Mischka Käser.

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Presenza Svizzera

Questo contenuto è stato pubblicato al L’organizzazione Presenza Svizzera è la piattaforma per la presentazione della Svizzera all’estero. Il suo compito è di promuovere la diffusione di conoscenze riguardanti la Svizzera, suscitare la simpatia verso il nostro paese ed evidenziare la sua diversità e le sue attrattive. Per raggiungere tale obiettivo, Presenza Svizzera si avvale di una vasta rete di contatti.…

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Accento sulla giovane generazione

O ancora la mostra «Una questione di generazione» al Museo d’arte contemporanea di Lione, una selezione di artisti nati negli anni Sessanta a cura di Michel Ritter, direttore del Centro culturale svizzero di Parigi.

Non mancano però i valori sicuri, come l’esposizione sull’architettura ticinese nel mondo o sugli architetti Ueli Brauen & Doris Wälchli. Da segnalare anche la mostra-dibattito letterario all’Istituto Goethe di Lione, nelle quattro lingue nazionali svizzere.

Ritorno in Svizzera

L’operazione però non finisce qui. Ci sarà una seconda fase, da febbraio e fino al 2008, quando varie città svizzere ospiteranno manifestazioni transfrontaliere e artisti francesi. «Contiamo molto sul sostegno dell’ambasciata di Francia, di Ginevra e delle istituzioni culturali», dichiara Patrice Beghain.

«Ci sono già 60 progetti pronti. Da zurighese posso aggiungere di essere convinto che anche la Svizzera tedesca ha bisogno di conoscere meglio la Francia», conclude Lukas Hess.

swissinfo, Isabelle Eichenberger
(traduzione: Andrea Tognina)

«La bella voisine» mostra la creazione svizzera contemporanea a Lione e nella regione Rhône-Alpes dal 12 gennaio al 31 marzo 2007.

Più di 50 spazi in 16 città accolgono 44 progetti con 160 eventi, con la partecipazione di oltre 300 artisti elvetici.

Finanze: 1,4 milioni di franchi da parte della Svizzera (più del 50% è coperto da Pro Helvetia, 350’000 franchi vengono da Presenza svizzera, il resto dallo Stato e Città di Ginevra). Da parte francese il contributo dovrebbe essere di due-tre volte maggiore.

In seguito il progetto proseguirà con il «ritorno in Svizzera» di artisti francesi, tra febbraio 2007 e 2008.

«La belle voisine» è un progetto di Pro Helvetia (fondazione svizzera per la cultura), Presenza svizzera (centro di competenza per la promozione dell’immagine della Svizzera all’estero) e il Consolato generale di Lione.

Altri partner: la città di Lione, la regione Rhône-Alpes, l’ambasciata di Svizzera in Francia, lo Stato e Città di Ginevra e le istituzione culturali francesi.

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