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Un Pardo più snello che si lascia (in)seguire

Tanta Svizzera e tanta Italia alla 59esima edizione del Festival internazionale del film di Locarno swissinfo.ch

Meno film, più possibilità di repliche. Ma come sempre finestre aperte sulla nuova cinematografia mondiale ed europea, conciliando proposte popolari e perle per cinefili.

Festival al crocevia dell’Europa, la 59esima edizione della rassegna cinematografica internazionale di Locarno propone molta Svizzera e molta Italia. E nuove tane per i nottambuli.

Presentando la nuova edizione al Centro culturale svizzero a Milano, il presidente Marco Solari ha sottolineato la dimensione dell’italianità del Festival di Locarno per la sua importanza come manifestazione di livello internazionale della minoranza di lingua e cultura italiana della Confederazione.

Ma la dimensione dell’italianità si misura anche sull’impatto che il Festival ha sull’area lombarda, così a ridosso del Ticino con i suoi milioni di persone e la sua vitalità economica e culturale.

Per la sua posizione di Festival al crocevia dell’Europa, il nuovo direttore Frédéric Maire ha dunque ricordato che Locarno ha l’obbligo, la vocazione e la capacità di sostenere le produzioni cinematografiche di lingua italiana, francese e tedesca con la medesima cura e la medesima attenzione riservata agli altri paesi.

Cominciando da Hollywood

E il viaggio del Festival comincia da Oltre Oceano. La serata inaugurale, il 2 agosto, propone in Piazza Grande “Miame Vice” di Michael Mann, un film che ha riscritto il genere thriller negli Usa e che molti di noi ricorderanno come serie TV. Saranno Colin Farrell et Jamie Foxx, attesi a Locarno, ad interpretare i ruoli di James “Sonny” Cricket e di Ricardo “Rico” Tubbs, ruoli che furono allora di Don Johnson e Philip Michael Thomas.

Il Locarno Excellence Award va quest’anno a Willem Dafoe, uno degli attori più interessanti della sua generazione. Nel 1986, con il personaggio del sergente Elias in “Platoon” di Oliver Stone, si fa conoscere al grande pubblico. Martin Scorsese lo sceglie poi per “L’ultima tentazione di Cristo”. Il premio gli sarà consegnato nel salotto di Piazza Grande giovedì 3 agosto.

…con le macchie bianche e rosse

Quest’anno il Pardo indosserà anche un manto alternativo, maculato di rosso e bianco. I colori della Svizzera, naturalmente. La produzione elvetica occupa infatti un posto di primo piano. Accanto alla giornata ufficiale del cinema svizzero, l’8 agosto, le pellicole proposte sono dieci (6 lungometraggi e 4 documentari).

Tre i film di produzione elvetica che saranno proiettati in Piazza Grande: “Mon frère se marie” del vodese Jean-Stéphane Bron, la commedia in tedesco “Die Herbstzeitlosen” di Bettina Oberli e l’atteso documentario “La lista di Carla” di Marcel Schüpbach. In calendario il 5 agosto, racconta il lavoro della ticinese Carla del Ponte, procuratrice al Tribunale penale internazionale all’Aia.

Sarà inoltre “Das Fräulein”, primo lungometraggio di finzione della regista lucernese Andrea Staka, a rappresentare la Svizzera nella Competizione internazionale. Il lungometraggio descrive la complessa situazione degli immigrati della ex-Jugoslavia residenti a Zurigo.

Italia e storie di emigrazione sotto le stelle

Molta Italia, e quindi anche molto italiano, nel cartellone di questa prima edizione firmata Frédéric Maire. A cominciare dal film “Quale amore” (9 agosto, Piazza Grande) di Maurizio Sciarpa che torna in Ticino dopo aver vinto, due anni fa, il Pardo d’oro con “Alla rivoluzione sulla due cavalli”. Il film è girato in gran parte a Lugano.

Anche “L’orchestra di Piazza Vittorio” di Agostino Ferrente, che propone storie di emigrazione, sarà proiettato in Piazza Grande (12 agosto). Il film racconta la genesi di un gruppo musicale nato in un quartiere povero di Roma e che riunisce musicisti di strada (e non) che vengono da tutte le parti del mondo.

Storie di emigrazione, doveroso segnalarlo, anche nel film spagnolo “Un Franco catorze Pesetas” (7 agosto, Piazza Grande) di Carlos Iglesias, una commedia un poco amara sulla storia degli emigrati spagnoli in Svizzera al tempo della dittatura franchista.

Nel Concorso internazionale l’Italia è rappresentata da “Mare Nero” (6 agosto) di Roberta Torre e “Jimmy della collina” (4 agosto) di Enrico Pau. Nella sezione Concorso cineasti del presente troviamo “Schopenhauer” di Giovanni Davide Maderna e “Sotto la luna di Scampia” di Carlo Luglio. In cartellone anche altre proposte, tra cui un film dedicato all’editore Feltrinelli.

Piccola bussola per pardi notturni

Spente le luci del Grand Hotel, dove i festivalieri amavano fare le ore piccole, nella città del cinema sono sbocciate altre proposte alternative. Rimane un classico il Teatro Paravento, dove è anche possibile cenare. Stesso discorso per il Villaggio del Festival nella rotonda di Piazza Castello.

Tra le nuove proposte il “2Shé”, a due passi da Piazza Grande, lo “Swiss lounge” (nella zona del porto, in riva al lago), il Bar Sport e, proprio di fronte, la “Ferriera”, dove si svolgeranno feste e cocktail. In Città Vecchia c’è il Caffè dell’Arte, apprezzato per i suoi aperitivi. Poi c’è il Lido, rigorosamente accessibile solo su invito.

swissinfo, Françoise Gehring, Locarno

Tra gli eventi più interessanti di questa 59esima edizione del Festival non va dimenticato il Pardo d’onore conferito al cineasta russo Alexandre Sokourov.

A Locarno presenterà in prima mondiale il suo nuovo film “Elegy of Life” dedicato al violoncellista russo Rostropovich.

Riflettori puntati anche sulla retrospettiva dedicata al finlandese Aki Kaurismäki. In prima per il pubblico di Piazza Grande, dopo Cannes, il nuovo film «Les lumières du faubourg».

Casa Rusca accoglierà la mostra delle magnifiche fotografie di Marja-Leena Hukkanen, fotografa di teatro accreditata sul set di tutti i film di Kaurismäki.

La 59 edizione del Festival si tiene dal 2 al 12 agosto.
170 i film in cartellone, rispetto ai 250 della passata edizione.
La competizione internazionale per il Pardo d’oro raggruppa 21 film di 15 nazioni, per la maggior parte presentati in prima mondiale.
10 i film svizzeri presenti alla rassegna.
11 le proposte provenienti dall’Italia.

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