Prospettive svizzere in 10 lingue

La risonanza emotiva delle lingue: “Sono più severa in italiano”

Die Neuseeland-Schweizerische Kuenstlerin Petra Scheuber aus Wellington
Una persona diversa a seconda della lingua parlata. (Immagine simbolica: mini labirinto di specchi dell'artista Petra Scheuber) © Keystone / Urs Flueeler

Molte persone multilingue assumono una personalità diversa a seconda della lingua che utilizzano: discutono in modo più riservato in mandarino piuttosto che in svizzero tedesco, sono più emotive in albanese o preferiscono risolvere i problemi in inglese. Cosa c'è dietro a questo fenomeno?

Nella cucina di famiglia, dove ronza la ventola sopra i fornelli, i bambini sono appena tornati a casa. “Con loro parlo quasi esclusivamente italiano”, dice Elisa Malinverni, autrice e insegnante di yoga, nel più tipico tedesco bernese. I suoi due figli rispondono sempre in tedesco. Oggi, però, il figlio maggiore interviene: “Mängisch parleni o Italiano!” (sic.)

In questa casa c’è un variopinto tira e molla tra italiano e tedesco bernese. Eppure, per Malinverni, ogni lingua ha una sua funzione. “Da un lato, l’italiano è per me la lingua degli slogan. Ha anche un che di seducente e posso dare libero sfogo alla Sophia Loren che è in me. Ma l’italiano ha per me pure una certa austerità, perché è profondamente legato a mia madre, una figura molto autoritaria nella mia vita”.

Elisa Malinverni
L’autrice Elisa Malinverni ricorre a lingue diverse per i diversi aspetti della sua vita. MAYA VARENKA KOVATSCH

Ciò che nella casa dei genitori era ancora disapprovato, il passaggio dall’italiano al tedesco, ora questa madre lo usa consapevolmente come strumento nella vita quotidiana: “Quando devo incitare i miei figli al mattino, passo al tedesco bernese. Così sono meno severa con loro che in italiano”.

La “risonanza emotiva” delle lingue

“Molte persone multilingue percepiscono un cambio di lingua e di personalità”, afferma Jean-Marc Dewaele, professore di linguistica applicata alla Birkbeck University di Londra.

Cresciuto in Belgio, conosce il fenomeno per esperienza personale: “Leggo e scrivo poesie quasi esclusivamente in francese. In famiglia parliamo molto olandese. Come accademico, invece, sono britannico: sia nella scelta delle parole che nell’atteggiamento”.

La tesi di Dewaele trova conferma in numerosi studi: in una ricerca in cui sono state interpellate 1’500 persone, l’80% di chi parla diverse lingue ha dichiarato di comportarsi in modo diverso a seconda della lingua. Secondo Dewaele, è il risultato della “risonanza emotiva” delle lingue.

Multilinguismo e morale

Un noto esperimento di psicologia morale rende tangibile questo fenomeno: cinque persone sono legate su un binario. Un treno si dirige verso di loro senza frenare. Solo voi avete la possibilità di fermare il treno spingendo una persona molto grossa da un ponte sul binario. ” “Would you do that? Tu le ferais? Würdest du das tun? Würsch das mache? Lo faresti?”.

A seconda della lingua in cui vi viene presentato il dilemma morale, potreste giungere a una conclusione diversa. Questo è il risultato di uno studio pubblicato nel 2014 dall’Università Pompeu Fabra di Barcellona.

Nella propria lingua madre, l’80% delle persone interpellate ha deciso di non spingere l’uomo dal ponte. In inglese, la seconda lingua di chi ha partecipato, il rapporto è cambiato: il numero di persone che ha detto che lo avrebbe fatto era il triplo e ha deciso secondo il principio più utilitaristico.

Autori e autrici dello studio sono arrivati alla conclusione che la distanza psicologica e il pragmatismo sono maggiori nella seconda lingua rispetto alla prima. “Le persone che hanno partecipato hanno reagito più emotivamente nella prima lingua e più razionalmente nella seconda”, aggiunge Dewaele.

A seconda del contesto in cui si è appresa una lingua, si associano più o meno emozioni: “Impariamo la nostra lingua madre o la prima lingua in un contesto familiare, che è molto emotivo. Quando impariamo una lingua in classe, l’accesso linguistico al mondo emotivo spesso manca del tutto. Con la prima lingua, la risonanza emotiva è molto grande, nel secondo caso è piccola”.

Usare l’interruttore linguistico in modo consapevole

Come l’autrice e insegnante di yoga Malinverni, le persone multilingue possono usare attivamente questo strumento. Ad esempio, può essere utile pensare alle questioni finanziarie in una seconda lingua, più razionale.

Il cambio di lingua è uno strumento utile anche in psicoterapia, afferma Dewaele. “I e le pazienti possono essere in grado di descrivere più facilmente i traumi in una seconda lingua più razionale. In una fase successiva, questi possono essere espressi nella prima lingua, anche se il terapeuta non la comprende”.

Il linguaggio come sfaccettatura della personalità

Le lingue, con la loro risonanza emotiva, possono quindi riecheggiare in chi parla in modi diversi, come strumenti musicali. “Penso che ci sia qualcosa di meraviglioso nel vivere il proprio io in modo diverso in lingue diverse”, riassume Malinverni. “Si ha una lingua per quasi tutte le sfaccettature della propria personalità”. Il linguista Dewaele aggiunge: una seconda lingua o una lingua straniera originale può anche diventare una nuova lingua del cuore.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente in tedesco su SRFCollegamento esterno



Articoli più popolari

I più discussi

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR