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Crescono i salari, ma salgono anche i prezzi

Una birra e una sigaretta davanti alla tivù dal 2007 costa di più (imagepoint)

Nel 2007, la busta paga dello svizzero medio sarà leggermente più cospicua. Anche diverse fatture saranno tuttavia più salate.

Tabacco, canone radiotelevisivo e premi dell’assicurazione malattia sono diventati più cari, mentre è atteso un calo dei prezzi nel commercio al dettaglio e nella telefonia.

Dal 1. gennaio 2007, fumare una sigaretta davanti al televisore sorseggiando una birra è tre volte più caro rispetto all’anno appena trascorso.

Il pacchetto di «bionde» costa infatti 30 centesimi in più, raggiungendo così mediamente i 6,30 franchi. A causa dell’aumento dei costi energetici, delle materie prime e degli imballaggi, pure per la birra bisogna sborsare un po’ di più: +3,5% per le birre speciali e lager.

Anche guardare la televisione è diventato più caro: in seguito all’aumento deciso lo scorso dicembre del Consiglio federale, il canone radiotelevisivo annuale è passato da 450 a 462 franchi.

E se dopo il telegiornale o il film ci si vuole recare al bar per un caffè, la spesa per i «vizi» si gonfia ulteriormente: l’associazione svizzera di categoria segnala un aumento da 10 a 20 centesimi per tazza di caffè, il cui prezzo medio a livello nazionale è di 3,64 franchi.

Assicurazione malattia

Ben più importanti per il bilancio famigliare sono comunque i premi dell’assicurazione malattia obbligatoria.

«In media la progressione è del 2,2%, la più contenuta dall’introduzione della Legge sull’assicurazione malattie LAMal dieci anni or sono», spiega Richard Eisler, direttore del servizio di confronti su internet comparis.ch.

La buona notizia è che i cantoni hanno ridotto di almeno il 50% i premi della cassa malati per i bambini e per i giovani in formazione che vivono in famiglie con reddito basso e medio.

Ogni cantone ha però le sue peculiarità: a Lucerna, il più generoso, tutti i bambini e giovani fino a 25 anni approfittano della novità, mentre a Basilea è stato fissato un reddito limite di 102’000 franchi annui per una famiglia con due figli e due genitori che lavorano (90’000 franchi a Zurigo, 67’000 a Berna).

Sono invece restati immutati o saliti di poco i premi per le assicurazioni di responsabilità civile e del mobilio domestico.

Telefonia e commercio

Sempre secondo Richard Eisler, a scendere saranno invece le tariffe della telefonia, grazie all’evoluzione tecnologica. La capacità dei collegamenti è aumentata enormemente e il diffondersi della telefonia su internet dovrebbe premere sulle tariffe. ADSL e cavo manterranno comunque il loro prezzo.

«Nel commercio al dettaglio l’inasprimento della concorrenza dovrebbe portare a riduzione di prezzi», prevede da parte sua Jacqueline Bachmann della Fondazione per la protezione dei consumatori (SKS).

Dopo l’arrivo nel 2005 in Svizzera del distributore tedesco Aldi, quest’anno il settore sarà ulteriormente vivacizzato dall’apparizione dell’altro «hard-discounter» germanico Lidl: il carrello della spesa dovrebbe avverarsi meno oneroso.

Salari in leggera crescita

Per spendere occorre anche guadagnare. A questo proposito, dopo diversi anni bui, il 2007 si annuncia più solare: secondo il sindacato Travail.Suisse, le paghe saliranno fra l’1,5 e il 2,5%.

L’aumento è confermato anche da uno studio della banca UBS condotto su 19 settori di attività in Svizzera e pubblicato nell’ottobre 2006. Considerando un rincaro dei prezzi dello 0,9%, la banca prevede una crescita salariale pari all’1,1% in termini reali, il valore massimo degli ultimi cinque anni.

I maggiori aumenti salariali si prospettano per il settore dell’informatica (+3,0%). Anche le aziende dei settori energetico e bancario prevedono forti aumenti (rispettivamente del 2,5% e del 2,4%).

Al di sotto della media svizzera – ha rilevato l’UBS – si colloca invece la progressione nel segmento tessile/abbigliamento e in quello dei media (+1,0%), nonché nell’ambito della Confederazione (+1,4%).

swissinfo e agenzie

La Sorveglianza dei prezzi è il centro di competenza della Confederazione in materia di prezzi.

Il sorvegliante dei prezzi – chiamato anche Mister Prezzi – veglia affinché le grandi imprese o i monopoli (come nel settore elettrico, della rete ferroviaria o dell’acqua potabile e di scarico) non approfittino della loro posizione dominante per imporre o mantenere dei prezzi abusivi.

In caso di prevaricazioni, Mister Prezzi (Rudolf Strahm dal 1.agosto 2004) cerca dapprima una soluzione in via amichevole. Se ciò dovesse rivelarsi vano, può imporre una diminuzione del prezzo. Un’impresa che rifiuta di cooperare può ricevere una multa.

Mister Prezzi esamina pure i prezzi approvati dalle autorità politiche, ma in questi casi può solo emettere delle raccomandazioni.

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