Deiss a Praga nei panni di un commesso viaggiatore
Il presidente della Confederazione ha visitato la capitale ceca in compagnia di una folta delegazione economica.
Dopo la Polonia e la Slovenia, la Svizzera intende così proseguire il consolidamento dei legami economici e commerciali con i nuovi membri dell’Unione europea.
Si è conclusa martedì con una colazione di lavoro la visita nella Repubblica Ceca del presidente della Confederazione Joseph Deiss.
Nel suo viaggio di due giorni, al quale hanno partecipato anche i direttori di aziende elvetiche attive sul territorio ceco, Deiss ha discusso di relazioni commerciali e di integrazione europea con vari esponenti governativi del nuovo membro dell’Unione europea (Ue).
Tra i principali ostacoli agli investimenti evocati dagli uomini d’affari elvetici c’è soprattutto l’eccessiva burocrazia.
Il portavoce del Dipartimento federale dell’economia Manuel Sager osserva che “la flessibilità lavorativa risulta invece essere un vero e proprio jolly per le imprese svizzere”.
Meno burocrazia, maggiori investimenti
Lunedì, Deiss era saltato da un appuntamento all’altro, incontrando in un solo giorno il presidente ceco Vaclav Klaus, il Primo ministro Stanislav Gross, il presidente del parlamento Lubomir Zaoralek ed il ministro dell’economia Martin Jahn.
“La Cechia è un partner di grandissima importanza per la Svizzera”, ha affermato Deiss davanti ai giornalisti.
Il consigliere federale ha poi ricordato che dal 2002 la Repubblica ceca è il più importante partner commerciale della Svizzera in Europa centrale e, subito dopo la Polonia, il secondo maggiore mercato di sbocco per i prodotti svizzeri.
“Tutto lascia pensare che per il 2004 la percentuale di progressione degli scambi raggiungerà il 10-20%”, ha aggiunto Deiss.
I colloqui hanno permesso di affrontare le condizioni quadro da sviluppare per favorire gli investimenti futuri. Gli statisti hanno parlato ad esempio del freno agli investimenti elvetici rappresentato dalle trafile burocratiche.
La Cechia in Europa
Joseph Deiss e Vaclav Klaus hanno discusso anche di Europa.
“Abbiamo paragonato le vie differenti imboccate dalle nostre nazioni per giungere all’integrazione europea”, hanno spiegato i due capi di Stato.
“Era importante capire l’accoglienza degli Accordi bilaterali qui in Repubblica Ceca. L’incontro si è svolto in un’ottima atmosfera”, ha precisato il presidente della Confederazione.
Non tutti in Cechia sono perfettamente al corrente dello status della Svizzera, tant’è che l’interprete ufficiale, traducendo le parole di Klaus, ha parlato di “Paesi membri dell’Unione europea” invece che di “Paesi europei quasi vicini” come aveva fatto il presidente, che si è affrettato a correggere l’errore del suo sottoposto.
Per quel che riguarda la partecipazione elvetica al fondo di coesione istituito dopo l’allargamento dell’Unione europea a Est, Deiss ha indicato che nei prossimi mesi sarà creato un programma “in accordo con le nazioni interessate”.
Materiale bellico
La visita è stata anche un’occasione per discutere di una possibile fornitura di blindati da parte della società elvetica Mowag.
Il direttore dell’azienda, Simon T. Honess, faceva in effetti parte della delegazione.
A suo avviso, i legami politici fra i paesi sono un fattore determinante – insieme alla qualità e al prezzo – per riuscire a vendere materiale di guerra.
swissinfo e agenzie
2,011 miliardi di franchi gli investimenti diretti svizzeri in Repubblica Ceca nel 2002.
1,032 miliardi di franchi le esportazioni elvetiche in Cechia nel 2003.
883 milioni di franchi le importazioni.
La Repubblica Ceca è il partner commerciale dell’Europa centrale più importante per la Svizzera.
Si tratta inoltre del secondo maggiore mercato di sbocco dopo la Polonia per i prodotti elvetici.
Secondo Joseph Deiss, la progressione degli scambi economici tra i due paesi dovrebbe essere del 10-20%.
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