Gli svizzeri preoccupati per il posto di lavoro
Cambia il panorama delle inquietudini elvetiche: la disoccupazione supera i problemi della sanità. L’ambiente è ormai un tema dimenticato.
Un sondaggio del Credit Suisse tasta l’umore e la fiducia di chi vive in Svizzera.
Quali sono le preoccupazioni del cittadino medio in Svizzera? Questa la domanda fondamentale dello studio realizzato periodicamente dall’Istituto Gfs per conto del Credit Suisse, il secondo istituto bancario elvetico.
Il sondaggio fissa la situazione all’inizio d’ottobre del 2003. Dalle risposte dei mille interpellati esce un’immagine delle preoccupazioni della popolazione.
E il risultato è chiaro: la sicurezza del posto di lavoro è nettamente in testa. Dopo due anni di crescita minima, una serie di scandali e fallimenti economici e un decennio segnato da ristrutturazioni aziendali, la cultura del posto di lavoro a vita sembra ormai persa. Il 67% degli interpellati ritiene infatti la disoccupazione il problema principale con cui la Svizzera deve confrontarsi.
Sicurezza sociale
L’elenco delle priorità stilato dal sondaggio dimostra in generale come la popolazione si preoccupa di fronte ai recenti sviluppi sociali ed economici. Così al secondo posto si trova la sanità che costa sempre di più. L’anno scorso il tema svettava ancora in testa alla classifica.
Segue poi la previdenza sociale. Le casse pensioni hanno occupato a lungo le pagine dei giornali e le notizie hanno fatto temere molti. Evidentemente non piace a nessuno immaginare i propri contributi sciolti come neve al sole.
Rifugiati politici e inforestieramento preoccupano meno, rispetto agli anni scorsi, ma rimangono al quarto posto (36%).
In qualche modo legate all’insicurezza generale, sono poi la nuova povertà, diffusa soprattutto nelle città, e la situazione delle finanze federali. Ambedue occupano i primi cinque posti della classifica. Questi temi precedono addirittura la preoccupazione per lo sviluppo economico, segnalato come importante dal 20% degli interpellati.
In secondo piano
Fra i temi che scivolano verso il basso della graduatoria c’è il terrorismo. L’11 settembre del 2001 è evidentemente lontano e solo il 6% ritiene ancora l’estremismo e il pericolo dei suoi attacchi alla società un tema che tocchi direttamente la Svizzera.
Anche l’agricoltura, messa sempre più sotto pressione dai meccanismi dell’apertura dei mercati, è relegata al fondo della classifica. E se la situazione economica desta preoccupazione, non suscita emozioni l’inflazione.
Se per i paesi della zona Euro i prezzi in crescita sono ancora centrali (forse anche per la poca trasparenza percepita con il passaggio alla nuova valuta), sembra che in Svizzera si confidi nella stabilità del costo della vita. Anche la pressione sui salari non raccoglie più del 12% dei voti di preoccupazione.
Destra e sinistra
Il sondaggio rivela comunque delle importanti differenze nella percezione dei problemi. I cittadini che hanno affermato di sentirsi di destra valutano diversamente la situazione rispetto a chi si definisce di centro o di sinistra.
Così per chi è chiaramente di destra, in cima alla graduatoria dei problemi svetta l’immigrazione e la questione dell’asilo politico. Anche la situazione dell’economia e il debito pubblico sono decisamente più sentiti come un problema.
Al centro ci si preoccupa soprattutto della sanità e del costo che essa impone ai ceti medi. La nuova povertà e in genere la sicurezza sociale è invece al centro delle preoccupazioni di chi vota tendenzialmente a sinistra.
Ma è chi si ritiene indipendente a determinare il risultato complessivo: la disoccupazione, la sanità e la droga sono i temi più citati.
Tendenze a lungo termine
La grande banca svizzera propone ormai dal 1976 il barometro delle inquietudini degli svizzeri. Dal 1985 si è poi giunti ad una standardizzazione della ricerca che permette un paragone su un periodo prolungato. Il traguardo è certamente quello di conoscere l’umore e dunque la volontà di spendere e investire dei cittadini, tema centrale per un istituto bancario, ma permette anche di riconoscere delle tendenze evolutive della società.
Così si può vedere come l’ambiente sia stato importante negli anni Ottanta, mentre oggi, anche dopo un’estate che ha superato tutti i record, il clima non goda più di un interesse centrale. Attualmente al centro dei pensieri ci sono i temi che toccano la propria individualità, come la sicurezza della pensione a fine mese o, appunto, il posto di lavoro.
Anche le preoccupazioni centrali, fra cui il funzionamento dei meccanismi pensionistici e sanitari, vanno a pari passo con la perdita di fiducia nelle personalità della politica. Dunque si nota una progressiva individualizzazione della società e una sfiducia crescente verso la cosa pubblica.
swissinfo
Disoccupazione 67%
Sanità 63%
Previdenza vecchiaia 59%
Rifugiati/asilo 36%
Nuova povertà 27%
Finanze federali 22%
Sicurezza sociale 21%
Ambiente 14%
Terrorismo 6%
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