L’economia rallenta leggermente la sua corsa
La crescita economica si è rivelata un po' meno dinamica durante il terzo trimestre dell'anno in corso: il Prodotto interno lordo è aumentato dello 0,4%, contro lo 0,6% nei tre mesi precedenti.
Questo leggero rallentamento è dovuto soprattutto al settore finanziario, ha indicato il Segretariato di Stato dell’economia.
La crescita dell’economia svizzera è leggermente rallentata nel terzo trimestre del 2006. Il Prodotto interno lordo (Pil) è infatti salito dello 0,4% rispetto al periodo aprile-giugno e del 2,4% su base annua, ha annunciato venerdì il Segretariato di Stato dell’economia (Seco).
Nel secondo trimestre la progressione era stata rispettivamente dello 0,6% e del 3,0%. Questa evoluzione è da ricondursi al calo del valore aggiunto registrato dagli istituti bancari, che ha provocato una flessione, anche se minima, del settore dei servizi (-0,1%).
Secondo il Seco, nonostante questo leggero rallentamento, l’evoluzione dell’economia svizzera prosegue positivamente: il Pil dovrebbe registrare quest’anno la sua più forte progressione degli ultimi sei anni.
“Si tratta di una crescita sana che si basa su numerosi settori”, ha indicato Aymo Brunetti, capoeconomista presso il Seco.
Leggera delusione degli analisti
“I risultati del terzo trimestre costituiscono una sorpresa negativa, anche se non hanno nulla di drammatico”, ha dichiarato invece Thomas Herrmann, economista del Credit Suisse.
“Gli investimenti nella costruzione e i consumi sono stati leggermente inferiori alle previsioni. Va invece notato che le esportazioni hanno contribuito considerevolmente a sostenere la crescita”.
Anche Janwillem Acket, capoeconomista della banca Julius Bär non nasconde una certa sorpresa. “Le cifre del Pil sono deludenti: ci aspettavamo un più 0,6% anche per il terzo trimestre”. A suo avviso, non occorre dare troppo peso al calo della redditività delle banche, anche perché “i mercati finanziari si stanno sviluppando molto bene nel quarto semestre”.
Secondo Reto Huenerwadel, economista dell’UBS, i dati del terzo trimestre vanno considerati come “una stabilizzazione della crescita ad un alto livello, dopo il notevole rafforzamento registrato nei tre mesi precedenti”.
Altri sviluppi
Segreteria di Stato dell’economia (SECO)
Buon andamento delle esportazioni
Dopo il ristagno nel periodo aprile-giugno le esportazioni hanno ritrovato un buon tenore di crescita (+2,8% nel terzo trimestre). Questa progressione è da attribuire soprattutto alle vendite di merci, in rialzo del 3,6%. Il settore dei servizi ha segnato solo un leggero aumento, pari allo 0,6%.
Le importazioni sono invece sensibilmente calate dell’1,2% tra luglio e settembre. Questa tendenza ha toccato sia le merci (-1,3%) che i servizi (-0,6%).
La crescita delle spese per i consumi privati è proseguita anche nel terzo trimestre dell’anno, con un aumento dello 0,5%. Solo le spese per i trasporti, i servizi di comunicazione e l’insegnamento hanno segnato una flessione.
Hanno potuto invece registrare un aumento tutti gli altri gruppi di beni di consumo, anzitutto le spese per il tempo libero e la cultura, mobili, abbigliamento e per i servizi del settore finanziario e assicurativo. Le spese per i consumi statali sono salite dello 0,7%, come conseguenza di un leggero aumento dei costi di personale.
Rallentamento nel 2007
Secondo il barometro elaborato dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), la crescita dell’economia svizzera dovrebbe rallentare anche nel primo semestre del 2007.
Il superindice del KOF, che fornisce indicazioni sull’evoluzione del prodotto interno lordo (Pil) con un anticipo di sei mesi, è sceso a quota 1,73 in novembre, dopo aver toccato 1,95 in ottobre e 2,16 in settembre.
A detta degli esperti zurighesi, si sono indeboliti in particolare l’indicatore dell’industria svizzera e, in misura minore, quello relativo agli sbocchi europei dell’export.
In lieve calo anche la componente relativa ai consumi nel paese. Minore ottimismo emerge poi nelle aspettative del settore delle costruzioni. È confermata d’altro canto la tendenza al ribasso dell’indice che riguarda il settore bancario, principalmente in base al deterioramento della redditività.
swissinfo e agenzie
Previsioni di crescita dell’economia svizzera per il 2006 e il 2007:
Seco: 2,7% e 1,7%
Banca nazionale svizzera: 3% e 1,8%
UBS: 3% e 1,8%
Credit Suisse Group: 3% e 2%
KOF: 2,6% e 2,1%
BAK Basel Economics: 2,9% e 2%
Fondo monetario internazionale: 3% e 1,9%
OCSE: 3% e 2,2%.
Il Prodotto interno lordo (Pil) viene considerato il dato più significativo per registrare l’insieme delle attività economiche nazionali.
Il Pil indica il valore di tutti i beni e di tutti i servizi di nuova produzione in un paese.
Questo dato viene calcolato tenendo conto delle attività di tutte le aziende che operano sul territorio nazionale, comprese quelle straniere.
Il Prodotto nazionale lordo (PNL) comprende invece anche il reddito percepito all’estero da soggetti residenti in un paese. Per calcolare il PNL si escludono inoltre i redditi percepiti da soggetti residenti all’estero.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.
Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.