L’industria svizzera gira a pieno regime
Il volume di lavoro dell'industria elvetica ha toccato livelli da record. Lo rivela uno studio condotto dalla banca UBS. Molte aziende hanno raggiunto il limite delle loro capacità produttive.
Quasi due terzi delle ditte che hanno partecipato al sondaggio registrano un miglioramento dei propri affari e il 40% ha effettuato nuove assunzioni di personale.
Le industrie svizzere continuano ad approfittare pienamente delle attuali condizioni economiche favorevoli. L’indicatore congiunturale UBS, ricavato dai dati del sondaggio effettuato presso 340 imprese e pubblicato martedì, prevede infatti per il terzo e il quarto trimestre 2007 tassi di crescita annua dell’economia svizzera pari a oltre il 2,5%.
Questo aumento va di pari passo con il grado di sfruttamento delle capacità produttive dell’industria, che nel mese di settembre ha raggiunto il 91,4%, un massimo storico.
Occupazione in crescita
Gli ordini dall’estero si sono distinti per la loro vivacità (aumento per il 52% delle imprese), ma anche la domanda interna ha mantenuto il suo vigore (aumento segnalato dal 41% delle imprese).
Il fenomeno ha avuto ripercussioni sul mercato del lavoro: quattro imprese su dieci hanno effettuato nuove assunzioni e solo il 12% ha dovuto procedere a tagli dell’organico.
Una tendenza confermata anche dalle ultime cifre sulla disoccupazione diffuse lunedì dalla Segreteria di Stato dell’economia (SECO): il numero di persone in cerca di lavoro è ridisceso sotto la soglia di 100’000, raggiungendo il livello più basso da cinque anni a questa parte.
Lieve rallentamento in vista
Per il terzo trimestre, il 61% delle aziende che hanno partecipato al rilevamento statistico hanno notificato un miglioramento dei propri affari.
Le previsioni sull’andamento degli affari nel quarto trimestre risultano più moderate, ma solo in lieve misura. Le imprese prevedono un ulteriore aumento dei loro prezzi di vendita. Parallelamente però avvertono con sempre maggiore incidenza gli effetti del rincaro delle prestazioni e dei costi per il personale.
La forte crescita degli utili registrata negli ultimi tempi dovrebbe quindi subire un leggero rallentamento. “Il 38% delle aziende interpellate prevede comunque un incremento degli utili e solo il 18% teme un calo rispetto ai risultati dello scorso anno”, si legge in una nota di UBS.
Il quadro congiunturale dell’industria svizzera continua a essere nel suo complesso molto favorevole, pur con qualche differenziazione a livello settoriale: nel terzo trimestre spiccano per i risultati conseguiti superiori alla media l’industria orologiera, l’industria chimica e farmaceutica, quella del legno e dei mobili, mentre materie plastiche e generi alimentari restano in posizioni più arretrate.
swissinfo e agenzie
La crescita dell’economia elvetica nel 2007 si è rivelata più sostenuta del previsto e secondo le previsioni più recenti dovrebbe superare il 2,5% sull’arco dell’intero anno.
Diversi organismi economici prevedono che la crescita oscillerà fra il 2,5% (Credit Suisse, Banca nazionale svizzera) e il 2,8% (Centro di ricerche congiunturali del Politecnico federale di Zurigo, KOF).
Per il prossimo anno prevedono una crescita più lieve, attorno al 2%.
Parallelamente è sceso anche il tasso di disoccupazione. Attualmente esso si attesta al 2,5%. Nel mese di settembre i disoccupati erano meno di 100’000. Sull’arco di un anno il loro numero si è ridotto di quasi un quinto.
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