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La BNS conta sulla ripresa economica

La BNS dà un'ulteriore prova di fiducia nella ripresa economica Keystone

La Banca nazionale svizzera ha ritoccato verso l'alto di un quarto di punto il Libor, il principale tasso di riferimento.

Rialzando per la seconda volta in tre mesi i suoi tassi di interesse, la banca centrale elvetica conta su una crescita economica attorno al 2 percento.

Giro di vite nella politica monetaria della Banca nazionale svizzera (BNS): l’istituto di emissione ha infatti deciso di aumentare di un quarto di punto la fascia di oscillazione del Libor a tre mesi, suo principale tasso di riferimento, portandola allo 0,25% – 1,25%. L’aumento era atteso dalla maggior parte degli analisti.

Fino a nuovo avviso, la BNS intende mantenere il Libor a tre mesi nella zona mediana della banda di fluttuazione, ossia attorno allo 0,75%, si legge nel comunicato diffuso nella giornata di giovedì.

Si tratta del secondo ritocco verso l’alto da parte della BNS, dopo l’aumento, pure di un quarto di punto del 17 giugno, che era seguito a una lunga fase di successive riduzioni.

Previsioni ottimistiche

L’evoluzione della congiuntura in Svizzera è in linea con le previsioni della banca centrale, si precisa nella nota. Per il 2004 la BNS si aspetta tuttora un tasso di crescita dell’economia vicino al 2%.

La banca centrale osserva che il corso della sua politica monetaria rimane espansionistico e che sostiene la ripresa. Malgrado l’aumento del prezzo del petrolio, la BNS pronostica per quest’anno un rincaro medio di appena lo 0,7%.

Nell’ipotesi di un Libor a tre mesi invariato allo 0,75%, il rincaro dovrebbe salire all’1% nel 2005, all’1,7% l’anno successivo per poi portarsi al 2,9% nel secondo trimestre del 2007.

Reazioni positive

La decisione di rialzare i tassi di interesse era attesa anche da EconomieSuisse, la federazione delle imprese svizzere..
«La decisione della BNS», conferma a swissinfo Rolf Walser, membro della direzione di EcomomieSuisse,, «è un chiaro indice della fiducia che la banca centrale ripone nelle previsioni di crescita economica, molto importante dal punto di vista dell’industria elvetica».

«Si tratta ora di vedere che conseguenze avrà la decisione sul franco svizzero», prosegue Walser, il quale spera che non generi un movimento al rialzo, perché «un aumento eccessivo sul mercato dei cambi potrebbe creare problemi per il settore delle esportazioni».

Anche Serge Gaillard, dell’Unione sindacale svizzera, si aspettava una misura del genere. L’economista ritiene che con un tasso medio dello 0,75% la politica economica rimane espansiva e non compromette la ripresa. E come Walser, anche Gaillard spera che il franco non si rafforzi troppo nei confronti dell’euro.

Speranze subito esaudite dai mercati finanziari, che giovedì pomeriggio hanno immediatamente reagito alla decisione della BNS. Il franco svizzero ha fatto registrare un calo, soprattutto nei confronti dell’euro e del dollaro statunitense.

Lo scorso giugno, invece, dopo il primo rialzo del tasso Libor, il franco aveva subito un leggero rialzo rispetto alle principali valute.

swissinfo e agenzie

Nuova fascia di oscillazione del Libor: 0,25%-1,25%
Secondo rialzo in tre mesi.

Libor significa: London interbank offered rate.
È il principale tasso di riferimento sui mercati finanziari.

L’andamento del Libor indica la tendenza espansiva o restrittiva della politica economica della Banca nazionale.

Il rialzo del Libor frena l’inflazione, ma fa aumentare gli affitti.

I ritocchi al tasso di riferimento influenzano il corso del franco, con ripercussioni sull’andamento delle esportazioni.

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