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La rivincita dell’aeroporto di Ginevra

Molti passeggeri che frequentano Zurigo-Kloten sono solo in transito Keystone

Nel 2003 sono diminuiti i passeggeri a Zurigo (-5,1%) e a Basilea (-19%), aumentati invece a Ginevra (+6%). L’aeroporto romando approfitta del boom delle compagnie a basso costo.

I problemi più gravi sembrano averli proprio gli scali più dipendenti dalla compagnia di volo nazionale Swiss.

L’aeroporto di Zurigo-Kloten ha registrato nel 2003 circa 17 milioni di passeggeri. Il dato provvisorio (quello definitivo sarà pubblicato a marzo insieme ai risultati finanziari), rappresenta un calo del 5,1% rispetto al 2002, ma supera le previsioni di Unique, la società che gestisce lo scalo zurighese.

In particolare da ottobre c’è stato un incremento favorito dal calo del prezzo dei voli, precisa il gestore di Kloten, Unique.

Swiss rimane, nonostante il ridimensionamento dei collegamenti, la compagnia che assicura la maggioranza dei voli, con il 58,8% dei movimenti complessivi. Seguono Lufthansa, Air France e British Airways. Le aviolinee a basso costo Air Berlin e EasyJet si attestano entrambe all’1,5%.

EasyJet: stimolo anche per altre compagnie

Nonostante i tagli alla flotta della compagnia di volo nazionale Swiss, i problemi causati dalla SARS e dalla guerra in Iraq, nel 2003 record di passeggeri invece a Ginevra. 8 088 469: in aumento del 6% rispetto all’anno precedente.

Una bella rivincita per l’aeroporto ginevrino, che si era sentito abbandonato da Swissair quando, qualche anno fa, tutti i voli intercontinentali erano stati concentrati su Zurigo, causando le vive proteste degli abitanti e delle autorità romande, che si erano sentite discriminate rispetto alla Svizzera tedesca.

Interpellato da swissinfo Jean-Pierre Jobin, direttore dell’aeroporto internazionale di Ginevra attribuisce i problemi di Basilea e Zurigo proprio alla dipendenza da Swiss.

“Oltre il 30 % dei passeggeri passano da Zurigo e Basilea per cambiare aereo. Il crollo di Swissair e il ridimensionamento di Swiss hanno determinato una forte riduzione di questo tipo di traffico”.

Secondo Jobin a Ginevra succede esattamente il contrario: oltre il 90% dei passeggeri sono locali e non cercano la coincidenza con un altro volo. Il che dimostra tra l’altro il dinamismo economico della regione del lago Lemano.

Alla domanda se il successo dell’aeroporto di Ginevra sia legato alla compagnia EasyJet Jobin risponde: “Il 28% del nostro traffico è generato da EasyJet senza che questa compagnia sia quella dominante. Ma senza dubbio EasyJet contribuisce a stimolare il traffico su Ginevra”.

Aria pesante a Basilea

Aria pesante invece a Basilea, all’aeroporto internazionale di Muhlouse: meno 19% nel traffico passeggeri, con circa 2,5 milioni di viaggiatori. Anche in questo caso è proprio la compagnia aerea elvetica Swiss al centro dei problemi.

Swiss ha soppresso 1200 posti l’anno scorso a Basilea Mulhouse, riducendo la propria attività del 75% dall’anno 2000. Negli ultimi dodici mesi l’aeroporto ha perduto 2200 dei suoi 7100 posti di lavoro.

E le prospettive non sono per nulla rosee. Si prevede infatti un’ulteriore diminuzione del traffico su Basilea. Dal 15 al 20% in meno per il primo trimestre del 2004, del 3-5% sull’arco dell’anno.

Se Zurigo-Kloten si mostra prudente e non vuole azzardare troppe previsioni per il futuro, Ginevra Cointrin è sempre più ottimista. Il direttore Jean-Pierre Jobin spera addirittura di aumentare il traffico passeggeri del 3%, stimolando proprio lo sviluppo delle compagnie a basso costo.

Jobin non giudica per altro che tre aeroporti internazionali siano troppi per un piccolo Paese come la Svizzera: “Al limite ciò può anzi essere considerato un aspetto positivo per la nostra economia”.

swissinfo e agenzie

Nel 2003 solo l’aeroporto internazionale di Ginevra ha registrato un aumento del traffico passeggeri.

La salute precaria di Swiss ha influito negativamente sugli scali di Zurigo e Basilea.

Il che dimostra che un aeroporto può prosperare solo se è legato ad una compagnia aerea in espansione.

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