Nuova stangata da parte delle casse malati
Secondo Santésuisse, nel 2006 i premi dell'assicurazione malattia aumenteranno del 6 – 8 %, una crescita ancora superiore a quella di quest'anno.
L’associazione degli assicuratori respinge inoltre la proposta di attingere alle riserve delle casse malati, avanzata dal ministro dell’interno Pascal Couchepin.
L’aumento dei premi dell’assicurazione malattia obbligatoria dovrebbe fissarsi tra il 6 e l’8% il prossimo anno.
A detta di Santésuisse, che ha tenuto lunedì una conferenza stampa a Berna, la crescita risulta inevitabile, tenendo conto del nuovo incremento dei costi sanitari.
Nel 2004 le spese per la salute relative all’assicurazione di base si sono accresciute nuovamente del 6,4%.
E, per l’anno in corso, gli assicuratori prevedono un altro aumento tra il 6 e l’8%.
Crescita media
Le cifre esatte concernenti la crescita effettiva dei premi dell’assicurazione obbligatoria per il 2006 saranno resi noti entro la fine del mese dall’Ufficio federale della sanità pubblica.
Un aumento dei premi tra il 6 e l’8% sarebbe superiore a quello registrato negli ultimi due anni, nei quali l’incremento era stato relativamente moderato rispetto alla tendenza in corso dall’introduzione della nuova Legge sull’assicurazione malattia nel 1996.
Nel 2005 i premi dell’assicurazione obbligatoria per adulti oltre i 26 anni sono cresciuti in media del 3,7%, mentre nel 2004 l’aumento era stato del 4,3%.
Da notare però che anche in questi due anni, il tasso di inflazione si aggirava soltanto sull’1%, una percentuale nettamente inferiore a quella dell’aumento dei costi della salute.
I balzi più spettacolari dell’assicurazione malattia obbligatoria sono stati segnati nel 1997 con una progressione dell’11,7%, come pure nel 2002 e 2003, dove la crescita si era fissata rispettivamente sul 9,7 e 9,6%.
Maggiore libertà per le casse
A detta del direttore di Santésuisse Marc-André Giger, le ragioni del nuovo aumento dei costi della salute sono da ricercare innanzitutto nell’incremento delle spese per gli ospedali, i medici e i farmaci.
Per ridurre tali spese, l’associazione degli assicuratori rivendica tra l’altro la soppressione dell’obbligo di stipulare dei contratti con i medici.
Secondo il presidente di Santésuisse Christoffel Brändli, la libera scelta dei medici partner permetterebbe alle casse malati di esercitare una certa pressione sul personale medico e di negoziare le tariffe.
Christoffel Brändli si è detto inoltre favorevole alla proposta di rivedere sistematicamente il catalogo delle prestazioni a carico dell’assicurazione di base.
Per i responsabili delle casse occorre andare alla radice e affrontare finalmente di petto il problema dei costi: non è voluto dal destino che la spesa sanitaria cresca all’infinito, ha affermato Marc-André Giger.
Vi sono gli strumenti per frenare la spirale: tutti devono essere disposti a fare sacrifici, cosa che finora non è avvenuta.
Le riserve non si toccano
L’associazione degli assicuratori respinge inoltre le proposta avanzata recentemente dal ministro dell’interno Pascal Couchepin, secondo il quale le casse malati dovrebbero attingere in parte alle loro riserve per contenere l’aumento dei premi.
Il consigliere federale, responsabile del settore della sanità, si era infatti espresso in favore di una riduzione dal 15 al 10% del tasso minimo di riserve finanziarie imposto alle casse malati.
Una richiesta definita «pericolosa» dal vice-presidente di Santésuisse Manfed Manser, secondo il quale «si tratterebbe di pura cosmesi».
Senza quello che taluni hanno definito un «trucco contabile» difficilmente i premi aumenteranno «solo» del 3,5 – 4,5% come aveva pronosticato Couchepin a metà maggio.
Aumenti inaccettabili
I forti aumenti dei premi dell’assicurazione malattia di base, ventilati lunedì da Santésuisse sono «inaccettabili dal punto di vista sociale e gravemente dannosi da quello economico».
Lo sostiene l’Unione sindacale svizzera (USS), secondo cui le stime sulla crescita della spesa sanitaria avanzate dal concordato delle casse malattia dimostrano che il consigliere federale Pascal Couchepin non è all’altezza della situazione.
Urgono misure rapide e incisive, scrive l’USS in un comunicato odierno. Occorre attenuare l’impatto degli aumenti sugli assicurati con redditi medio-bassi e sulle famiglie con bambini. Inoltre la federazione sindacale chiede che i bambini e i giovani in formazione siano esentati dai premi.
swissinfo e agenzie
Aumento dei premi dell’assicurazione obbligatoria negli ultimi anni:
3,7% nel 2005
4,3% nel 2004
9,6% nel 2003
9,7% nel 2002
5,5% nel 2001
3,8% nel 2000
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