Salari in crescita grazie alla buona situazione economica
Per una volta ad aumentare non sono solo gli stipendi dei manager: nel 2007 i salari dei lavoratori sono infatti cresciuti mediamente del 2%. Non succedeva da cinque anni.
Il rialzo salariale, che concerne circa un milione di persone, è il risultato delle trattative sui contratti collettivi di lavoro intavolati dai partner sociali. I sindacati vorrebbero però che l’adeguamento verso l’alto proseguisse.
L’aumento dei salari del 2% è stato possibile grazie al favorevole contesto economico, ha indicato venerdì l’Ufficio federale di statistica (UST).
Dopo aver toccato il 2,9% nel 2001 e il 2,5% nel 2002, l’incremento era sceso all’1,4% nel 2003 e all’1,1% nel 2004, per poi risalire di nuovo all’1,6% e all’1,8% nel 2005 e 2006.
Considerando un’inflazione dello 0,4%, il potere d’acquisto di oltre un milione di lavoratori interessati – osserva l’UST – dovrebbe salire in media dell’1,6%.
Aumenta il minimo salariale
Nel settore secondario, gli stipendi effettivi sono aumenti in media dell’1,5% e nel terziario del 2,2%. L’adeguamento nei Contratti collettivi di lavoro (CCL) di diritto pubblico è del 2,9%, mentre in quelli di diritto privato raggiunge l’1,8%.
Le crescite più consistenti sono registrate nei settori Poste e Telecomunicazioni, dei trasporti aerei,dell’industria alimentare e delle attività ausiliarie dei trasporti. Gli aumenti più esigui sono invece quelli delle attività culturali e sportive, della confezione di vestiario e pellicce, della fabbricazione di prodotti in metallo e della fabbricazione di autoveicoli.
Nel 2007 sono pure cresciuti gli stipendi minimi: + 2,9% in media. Si tratta di uno degli incrementi più elevati degli ultimi dieci anni, assieme a quelli del 2001 (+2,9%) e del 2002 (+2,6%), fa notare l’UST.
Il minimo salariale è aumentato in particolare per chi è attivo nel settore delle attività finanziarie, della pubblica amministrazione cantonale, dei trasporti terrestri, delle attività ausiliarie dei trasporti e degli alberghi e ristoranti.
Sono al contrario cresciuti in modo più contenuto nella sanità e servizi sociali, nel ramo degli apparecchi medici, di precisione e dell’orologeria. Sono rimasti invariati nel commercio all’ingrosso, oltre che nel commercio e la riparazione di autoveicoli.
Reazioni contrastanti
L’aumento dei salari minimi è stato accolto positivamente dall’Unione padronale svizzera, che parla di un gradito sviluppo anche a livello socio-politico. Le classi di salario più basse ne risultano infatti rafforzate.
In generale, il padronato ritiene che «contrariamente alle affermazioni dei sindacati, anche i datori di lavoro beneficiano della crescita salariale».
Per l’Unione sindacale svizzera sono invece necessari ulteriori adeguamenti verso l’alto. Fino al 2006 i salari sono in effetti rimasti stabili. «I lavoratori che non hanno beneficiato di una promozione o di un bonus non hanno guadagnato di più nel 2006 rispetto a due anni prima», scrive l’USS in un comunicato.
Statistiche più precise a fine anno
Per la sua indagine, l’UST ha considerato unicamente i CCL di diritto pubblico e privato più importanti, vale a dire quelli che regolano gli aspetti salariali e lavorativi di almeno 1’500 persone.
Non ha viceversa selezionato i CCL le cui trattative sono condotte a livello delle singole imprese appartenenti all’associazione padronale (escludendo così i partner sociali). È il caso ad esempio dei CCL dell’industria chimica, della fabbricazione di macchine e apparecchi e del settore finanziario.
In merito all’adeguamento dell’insieme dei salari dei circa 3,7 milioni di lavoratori in Svizzera, Didier Froidevaux della Sezione Salari e Condizioni di lavoro dell’UST indica che «per il primo trimestre del 2007 si stima un aumento nominale medio dell’1,6%».
«Per sapere in quale misura evolverà lo stipendio di chi è attivo al di fuori di un CCL bisognerà procedere ad un’analisi più dettagliata», aggiunge, segnalando che tali informazioni saranno disponibili soltanto verso la fine dell’anno.
swissinfo e agenzie
Poste e telecomunicazione: +3,2%
Trasporti aerei: +2,7%
Industria alimentare: +2,5%
Confezione di vestiario e pellicce: +1,2%
Fabbricazione di prodotti in metallo: +0,8%
Fabbricazione di autoveicoli: +0,5%
Industria in generale (secondario): +1,5%
Servizi: 2,2%
Servizi di diritto pubblico: +2,9%
Salari minimi: +2,9%
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