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San Gottardo chiuso per almeno tre settimane

L'autostrada A2 rimarrà desolatamente vuota per parecchio tempo Keystone

L'asse autostradale del San Gottardo rimarrà interrotto per almeno tre settimane. I geologi e le autorità urane hanno deciso che la parete rocciosa pericolante sarà dinamitata.

Nel frattempo, le code del traffico del lungo weekend di Pentecoste si sono spostate sull’asse del San Bernardino, poco adatto ad assorbire flussi elevati.

Nell’ipotesi più ottimistica, indica la polizia del canton Uri, l’autostrada A2 e la strada cantonale potranno essere riaperte al traffico “tra tre settimane e con restrizioni”.

Nei pressi di Gurtnellen è inoltre prevista la costruzione di una barriera di protezione, che dovrebbe essere ultimata tra cinque mesi.

Dopo le frane degli scorsi giorni, che mercoledì 31 maggio hanno causato la morte di due automobilisti tedeschi che stavano transitando sull’autostrada, sabato pomeriggio dalla montagna si è staccato un nuovo masso di grosse dimensioni.

50 punti a rischio

In un’intervista pubblicata domenica dalla SonntagsZeitung, il geologo Franz Keller afferma che nella zona sono ben 50 i punti nei quali dei massi potrebbero staccarsi e precipitare sull’autostrada A2. Ciò può accadere “in qualsiasi momento”, aggiunge.

La maggior parte dei blocchi di pietra pericolanti sono grossi da uno a due metri cubi e pesanti all’incirca tre tonnellate. Stando a Keller potrebbero però rovinare a valle anche massi che pesano fino a 15 tonnellate.

Prima o poi tutto questo materiale scenderà da solo. Secondo Keller bisogna dunque attendersi che la strada venga invasa da una frana ogni 10-100 anni.

Misura urgente

Quale misura urgente, gli esperti intendono installare dei sensori sulla parete incriminata per osservare i suoi movimenti. Ma i lavori appaiono complicati, sia per questioni tecniche che per garantire la sicurezza del personale impegnato.

Le autorità ritengono che nel corso della prossima settimana sarà possibile pronunciarsi con più precisione sul periodo durante il quale l’importante collegamento nord-sud rimarrà bloccato nel tratto tra Amsteg e Wassen, poco prima dell’entrata nord del tunnel del Gottardo.

Assalto alla A13

I problemi sull’asse del Gottardo hanno spostato gran parte del traffico di Pentecoste sul San Bernardino.

Durante la giornata di sabato si sono verificati degli ingorghi già a partire dalla prime ore del mattino. A fine pomeriggio il serpentone di lamiera avanzava a passo d’uomo su una distanza di circa 10 km tra Zillis e Splügen, nel canton Grigioni.

Il forte traffico ha pure causato alcuni incidenti. Si segnalano almeno cinque feriti, alcuni dei quali giudicati gravi.

Ferrovie soddisfatte

L’insoddisfazione degli automobilisti diretti a sud è però bilanciata dall’appagamento delle Ferrovie federali svizzere (FFS), la cui linea del Gottardo continua a funzionare a pieno regime.

Sabato, i treni per il Ticino e l’Italia hanno registrato dei tassi d’occupazione medi dell’80%. Sono stati introdotti anche dei treni speciali per un totale di circa 4’000 posti supplementari. Numerosi convogli sono stati allungati o addirittura raddoppiati.

E per lunedì, in previsione del contro-esodo, sono già previsti almeno sette treni supplementari in direzione nord.

swissinfo e agenzie

Il tunnel del San Gottardo è lungo 17 km.
Ogni giorno transitano in galleria più di 10’000 veicoli.
Nei weekend si contano tra i 12’000 e i 13’000 veicoli al giorno.
Nel periodo di pasqua del 2006, si sono registrate tra le 20’000 e le 25’000 automobili al giorno.

Il tunnel del San Gottardo è il più importante collegamento in territorio svizzero tra il nord e il sud delle Alpi.

Le frane e le ripetute cadute di massi sulla carreggiata dell’autostrada A2 si sono verificate nella zona di Gurtnellen, nel canton Uri. Si tratta di un passaggio obbligato da o per la galleria o il passo del San Gottardo.

La chiusura della A2 comporta notevoli disagi al traffico. Alternative al Gottardo sono offerte dalla A13 del San Bernardino (dove ci sono diversi cantieri), dal tunnel del Monte Bianco e dai passi del Lucomagno, del Giulia e del Maloja, del Sempione, del Gran San Bernardo.

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