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Tranquillo Barnetta

A 23 anni, Tranquillo Barnetta ha ancora tutta una carriera davanti a sé Keystone

Centrocampista del Bayer Leverkusen e della nazionale svizzera, Tranquillo Barnetta racconta a swissinfo la sua vita fuori e dentro il mondo del calcio.

Questo giovane professionista del pallone sta vivendo un momento di grazia: il mondo (del calcio) è ai suoi piedi, i maggiori club europei sono pronti a sborsare milioni di euro per aggiudicarselo e la stampa sia sportiva che scandalistica lo ricopre letteralmente di elogi.

Tranquillo Barnetta ha girato il mondo in lungo e in largo come pochi alla sua età. Tuttavia, al di là degli alberghi lussuosi, degli aeroporti internazionali e degli stadi imponenti, sinora non ha ancora visto un granché.

Eppure, il “mondo” si è accorto di lui. Marchi internazionali del calibro di Adidas o McDonalds hanno intuito il potenziale di marketing del giovane calciatore e lo hanno ingaggiato come testimonial per la loro pubblicità. “In effetti, ricevo molte richieste di persone che vorrebbero ‘utilizzarmi’ per svariati scopi”, conferma il diretto interessato.

Ambasciatore per il commercio equo

Anche la fondazione Max Havelaar, impegnata sul fronte del commercio equo e solidale, ha reclutato questo campione di simpatia proveniente dalla Svizzera orientale per promuovere le sue banane certificate.

“Tranquillo è un outsider di successo, è credibile, giovane e genuinamente simpatico”, spiega l’addetto stampa Regula Weber motivando la scelta di Barnetta. La speranza della fondazione è che la sua immagine riesca ad attirare l’attenzione sui prodotti Max Havelaar anche tra i giovani consumatori. Inoltre, “gli siamo estremamente riconoscenti” per essersi messo a disposizione gratuitamente.

La star del pallone, dal canto suo, è lieta di mettere la propria fama al servizio della fondazione. “Mia mamma ha sempre fatto la spesa con un occhio rivolto a questo sigillo di qualità – spiega Tranquillo – ecco perché non ho esitato ad accettare la proposta di Max Havelaar. Penso che sia giusto sapere da dove provengono le banane e come vengono raccolte.”

Un vero uomo di casa

Tranquillo Barnetta è in Germania da oltre due anni dove gioca per il Bayer 04 Leverkusen, una squadra della Bundesliga.

Abita a Colonia e sbriga personalmente i lavori di casa, compreso lavare e stirare. I suoi genitori, infatti, gli hanno insegnato a cavarsela da solo. Nel suo appartamento “Quillo”, questo il soprannome affibbiatogli dagli amici, mantiene solo lo stretto necessario. “Appena posso, rientro a casa” ammette.

Per quanto apprezzi l’opportunità di lavorare in Germania, al fianco e contro giocatori di caratura mondiale, non può certo dire di essersi ambientato. “È inutile, anche se restassi a Colonia per altri cinque anni, le cose non cambierebbero.”

“Mi sento a casa soltanto a San Gallo.” A Colonia, non ha portato nemmeno la maglia di Zinedine Zidane, prezioso trofeo ottenuto al termine della partita contro la Francia e rimasto nella sua camera in Svizzera.

In Germania, ha conosciuto tante persone simpatiche anche fuori dal campo, ma crearsi delle amicizie è tutt’altra cosa. “Sono molto attaccato ai miei compagni di scuola, alla gente con la quale sono cresciuto.”

Il duomo di Colonia e il Reno

Finora Barnetta ha visto ben poco sia della Germania che di Colonia. In città le opportunità di svago e divertimento non mancano. Tra i luoghi che apprezza maggiormente, spiccano il duomo e le passeggiate lungo il Reno.

Ma Colonia gli piace soprattutto quando riceve visite dalla Svizzera, ciò che per la verità accade abbastanza spesso. La ragazza, gli amici, i genitori e il fratello: a Colonia sono tutti i benvenuti. “La famiglia è molto importante per me, anche per le mie prestazioni sportive.”

Tra i suoi punti di riferimento calcistici, il fratello maggiore Alessandro, tecnicamente molto dotato, ma un po’ meno veloce di Tranquillo. È stato lui a iniziarlo al gioco del calcio e anche se oggi milita ‘soltanto’ in seconda divisione, Quillo è particolarmente fiero che non sia minimamente geloso nei suoi confronti.

Parlare italiano?

Entrambi i genitori di Tranquillo hanno origini italiane, anche se le rispettive famiglie vivono già da diverse generazioni nella Svizzera orientale. A emigrare dall’Italia verso la Svizzera fu il bisnonno di Barnetta.

Quillo non parla italiano o perlomeno non ancora. A volte si sforza di imparare qualche parola, giusto nel caso un giorno riceva un’offerta irresistibile da un prestigioso club della vicina penisola.

swissinfo, Peter Siegenthaler
(traduzione e adattamento di Sandra Verzasconi Catalano)

Tranquillo Barnetta impara a giocare a calcio in una squadra giovanile di un quartiere vicino a casa. A soli 17 anni viene ingaggiato dall’FC San Gallo con il quale debutta in Super League.

Oltre che in campionato, si distingue per le sue doti calcistiche anche nell’ambito dei campionati europei U17 e U21 e successivamente con la maglia della nazionale svizzera.

Nel 2004, all’età di 19 anni, firma un contratto da professionista con il club tedesco Bayer 04 Leverkusen.

Con circa un milione di abitanti, Colonia è la quarta maggiore città tedesca.

La metropoli vanta oltre 2000 anni di storia ed è conosciuta per il suo patrimonio culturale e architettonico.

Grazie alla sua particolare collocazione geografica, all’incrocio di importanti vie commerciali, questa città affacciata sul Reno si è affermata come polo nevralgico per il trasbordo di merci.

Oggi, Colonia è il nodo ferroviario che registra il maggiore volume di trasporto su rotaia.

San Gallo è una cittadina della Svizzera orientale, conta 70’000 abitanti ed è il capoluogo dell’omonimo Cantone.

Il primo insediamento risale al 612 quanto il monaco irlandese San Gallus decise di erigere un eremo sulle sponde del fiume Steinach.

Durante gli anni della Riforma, grazie all’industria tessile, la città conobbe un vero e proprio boom economico.

La sua particolare conformazione topografica le è valso il soprannome di “città dai mille gradini”.

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