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Un anno dopo Überlingen, accordo sui risarcimenti

A quasi un anno esatto dalla tragedia si va nella direzione di un accordo extragiudiziale Keystone

La Svizzera, la Germania e Skyguide parteciperanno ad un fondo in favore dei familiari delle vittime del crash aereo che causò la morte di 71 persone.

La società elvetica di controllo aereo conferma l’accordo senza specificare le cifre esatte.

A quasi un anno dalla collisione aerea, avvenuta il 1° luglio 2002 sopra il lago di Costanza un accordo nella vertenza sugli indennizzi da versare ai famigliari delle vittime è stato raggiunto.

La notizia dell’accordo è trapelata dal giornale «Stuttgarter Nachrichten» che aveva diffuso alcune anticipazioni sulla base di un documento del governo tedesco.

Pool voluto da Skyguide

Sotto la guida di Skyguide viene istituito un pool che dovrebbe soddisfare in via extragiudiziale le richieste dei familiari e delle altre persone colpite dal tragico incidente aereo.

La Confederazione svizzera e la Germania partecipano volontariamente alla costituzione del pool e la firma dell’accordo pone, secondo le reazioni ufficiali, la prima pietra per una soluzione rapida ed equa.

Svizzera e Germania, secondo il giornale tedesco, dovrebbero contribuire al fondo per i risarcimenti con circa 10 milioni di dollari ciascuna.

Il resto del denaro dovrebbe essere fornito dalle assicurazioni di Skyguide, la società elvetica di controllo aereo che sorvegliava il settore dove si verificò l’incidente, in territorio tedesco.

Qualora venisse provato che una parte di responsabilità fu dei piloti, anche le compagnie aeree in questione sarebbero costrette a passare alla cassa.

In totale i rimborsi richiesti ammontano a circa 100 milioni di dollari (circa 130 milioni di franchi).

La reazione di Skyguide e del governo elvetico

Per ora la compagnia di controllo aereo non vuole rivelare ufficialmente la ripartizione della somma tra le parti coinvolte. Anche il portavoce del Dipartimento delle finanze, Daniel Eckmann ha dichiarato che l’ammontare non viene rivelato: “per non mettere a rischio le trattative”.

“Penso che entrambi i governi verseranno la stessa cifra… ma non posso specificare numeri esatti”, ha detto a swissinfo Patrick Herr, portavoce di Skyguide.

“Per arrivare ad un accordo extragiudiziale dobbiamo continuare con i negoziati, insieme a tutte le parti coinvolte – comprese le famiglie che hanno perso i loro cari”.

“Non penso che saremmo arrivati fino a questo punto se Skyguide non avesse preso l’iniziativa di mettere insieme governo svizzero, governo tedesco e compagnie d’assicurazione per discutere della procedura legale”.

“La Svizzera non ha un trattato specifico con la Germania e quindi non eravamo sicuri degli aspetti giuridici. Le questioni aperte sono state chiarite e ritengo che sia un segnale positivo che ciò avvenga proprio alla vigilia dell’anniversario del 1° luglio”, ha sottolineato il portavoce di Skyguide.

L’avvocato delle famiglie

Raggiunto telefonicamente a Berlino da swissinfo, Michael Witti, uno degli avvocati che rappresenta una quarantina di famigliari delle vittime, ha commentato così la notizia.

“Gli avvocati collaborano sulla base di un libero accordo. Per noi resta fisso l’ammontare di un 1,5 milioni di euro per passeggero. Vedremo a quanto ammonta il fondo. Da ciò dipende la nostra disponibilità o meno a trovare una soluzione extragiudiziale.”

Quel giorno terribile

Per mesi Germania e Svizzera, i cui controllori erano responsabili per i voli nel momento della collisione hanno cercato di stabilire esattamente le responsabilità.

Ai controllori svizzeri, che sorvegliano anche parte del cielo tedesco erano state rimproverate alcune mancanze di ordine tecnico, e al momento dell’incidente è risultato che un solo uomo-radar era attivo nella torre di controllo.

L’incidente suscitò particolare emozione perché a bordo del Tupolev della Bashkirian Airlines c’erano più di quaranta bambini in viaggio premio verso la Spagna.

Dopo l’incidente la stampa russa aveva duramente criticato l’atteggiamento ufficiale svizzero. In un primo tempo si era infatti parlato di un errore del pilota russo. E al funerale delle vittime a Oufa, mancavano le più alte autorità elvetiche.

Atteggiamento insensibile secondo i giornali bashkiri, cui l’ambasciata svizzera di Mosca aveva risposto ricordando che le stesse autorità della repubblica russa ai piedi degli urali, si erano opposte all’offerta dell’allora presidente elvetico, Kaspar Villiger, di presenziare alla cerimonia funebre.

swissinfo e agenzie

1° luglio 2002, ore 23:43:
un Tupolev 154 e un Boeing 757 cargo della DHL si scontrano sopra Überlingen a 11’000 metri di altezza.

Tutte morte le 71 persone a bordo dei due velivoli

C’è voluta quasi una settimana per raccogliere i detriti dispersi su oltre 25 km quadrati.

L’incidente forse dovuto a incomprensioni tra i piloti e un uomo-radar di Skyguide.

Secondo un rapporto delle autorità tedesche le istruzioni date dal controllore svizzero ai piloti dei due aerei precipitati non erano chiare.

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