Vendemmia anticipata
Dopo un lungo periodo di temperature ben al di sopra della media, la raccolta delle uve si annuncia con alcune settimane di anticipo.
Grazie alle particolari condizioni meteorologiche gli operatori aspettano un’annata di ottima qualità, ma si spera ancora nella pioggia.
In tutte le regioni a produzione viticola la maturazione delle uve è iniziata già a luglio. L’anno è dunque straordinario: normalmente in Vallese o sulle rive del Reno, i frutti della vigna cominciano a colorarsi un mese dopo e in alcune regioni si prepara già la vendemmia.
Ovunque in anticipo
A Ginevra i contadini calcolano di iniziare con la raccolta a inizio settembre, dunque tre settimane prima dell’inizio consueto, come ha affermato l’enologo ginevrino Alain Emery. Per alcune qualità, come il Pinot nero o lo Chardonnay, il momento giusto potrebbe essere ancora prima della data stimata. Alcuni viticoltori hanno addirittura già iniziato la raccolta.
Anche nel canton Vaud il calendario è stato modificato dalla stagione straordinaria, come riferiscono i responsabili regionali. Già martedì si procederà a sondaggi puntuali nelle vigne. Misurando il livello degli zuccheri dell’uva è possibile stabilire esattamente il momento in cui dare via libera alla raccolta.
Nel canton Neuchâtel il termine è già stato annunciato: il 15 settembre si inizia. Anche in questo caso si contano tre settimane di anticipo. Alcuni coltivatori potrebbero iniziare ancora prima, ma si aspetta di conoscere le condizioni meteorologiche. Così a Zurigo dove si prevede di iniziare intorno al 10 settembre.
Nei Grigioni, dove la produzione viticola è concentrata nella regione di Maienfeld, i viticoltori hanno fatto un cerchietto sul calendario: il 20 settembre è la data d’inizio. A dipendenza dalla qualità, la vendemmia dura normalmente fino alla fine di ottobre. Quest’anno le cose si annunciano dunque molto diverse.
Croce e delizia della siccità
Secondo gli esperti regionali, la vigna ha sofferto della calura straordinaria. I viticci anziani, con le radici profondamente ancorate al terreno, sopportano meglio la persistente siccità. Più difficile invece la situazione per le giovani piante che hanno sofferto: gli acini sono più piccoli, la produzione sarà minore.
Per questo si spera in abbondanti piogge nei giorni che mancano ancora all’inizio ufficiale della vendemmia. Buone notizie invece per quel che riguarda la qualità: le temperature delle ultime settimane avranno conseguenze positive. «Sarà un’annata eccezionale – afferma senza dubbi l’enologo zurighese Denis Jotterhand – l’annata 2003 passerà alla storia».
swissinfo e agenzie
L’estate torrida ha lasciato un segno anche negli altri paesi europei dalla produzione viticola ben più importante di quella svizzera.
In Italia gli agricoltori hanno annunciato già alcune settimane fa una vendemmia anticipata. Si attende però un vino di buona qualità ma in quantità contenute, anche se superiori a quelle del 2002.
Anche a seguito della forte siccità che ha colpito la penisola, che ha anticipato le fasi di maturazione dei grappoli, per le uve bianche più precoci in alcune zone, la vendemmia è già partita.
L’importante sarà vedere se interverranno le precipitazioni necessarie a fare ingrandire i grappoli e ad evitare i rischi di uno «stress idrico». A determinare definitivamente la qualità del vino sono infatti soprattutto le condizioni meteorologiche degli ultimi giorni precedenti la vendemmia.
In Italia, la situazione si prospetta dunque nettamente migliore rispetto a quella dello scorso anno quando maltempo e grandine hanno distrutto i raccolti e compromesso in parte la qualità.
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